Furto e prostituzione tre arresti in provincia

Furto e prostituzione tre arresti in provincia Novara e Arona, due giorni di controlli dei carabinieri Furto e prostituzione tre arresti in provincia NOVARA. Tre persone arrestate dai carabinieri di Novara e Arona per prostituzione e furto, durante una serie di controlli svolti dalla tarda serata di mercoledì a ieri pomeriggio. Le operazioni hanno richiesto l'impiego di diversi uomini, oltre quaranta, e sono state condotte per scoraggiare e reprimere i due fenomeni che più interessano la provincia, prostituzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ma anche altri reati, come i furti in appartamento. Da Novara ad Arona sono stati «disseminati» sedici posti di blocco, e in quasi due giorni sono state controllate 130 persone. In una rete così fitta di accertamenti è finito un cittadino albanese, arrestato per favoreggiamento alla prostituzione. Il giovane, H.S., 25 anni, residente nel Varesotto, è risultato in regola con il permesso di soggiorno. L'immigrato è stato sorpreso ad accompagnare sul «posto di lavoro» alcune prostitute nigeriane. A Dormelletto, lungo la statale che conduce ad Arona, ha incrociato una «gazzella» della compagnia. Alla vista dei militari ha fatto inversione di marcia, cercando di scappare. Dopo qualche centinaio di metri ha fermato l'auto, scaricando le nigeriane ed è ripartito, ma è stato raggiunto poco dopo dai carabinieri. Sorpreso in flagrante è stato arrestato per favoreggiamento alla prostituzione ed associato alla casa circon- dariale di Verbania, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Nella nottata i controlli sono proseguiti e i carabinieri, sulla stessa statale 32, hanno fermato e identificato 22 prostitute, per lo più nigeriane, ma anche slave e albanesi. Sette nigeriane erano sprovviste di documenti. Altre tre albanesi sono state accompagnate all'aeroporto di Bologna e imbarcate sul primo volo per Tirana. Nella giornata di mercoledì a Bellinzago sono state arrestate per furto due giovani nomadi di origine italiana, domiciliate al campo nomadi di Vigevano: Samanta Vinotti, 25 anni e Monica Renardi, di 30. Dalla ricostruzione resa dal comando provinciale dell'Arma, le due si erano introdotte nell'abitazione di una coppia di Bellinzago. In quel momento il marito si trovava fuori per lavoro, mentre in casa c'era la moglie. La giovane, sentendo i rumori ma pensando fosse il coniuge, ha continuato a lavorare in un'altra stanza, mentre le nomadi ne hanno approfittato per raccogliere soldi e preziosi. Mezzo milione il bottino raccolto dalle due ladre che poi, imbattendosi nella padrona di casa, con assoluta naturalezza l'hanno salutata, uscendo in fretta dalla porta, lasciata aperta. Dato l'allarme, grazie alla testimonianza di un vicino di casa i carabinieri sono riusciti ad arrivare sulle tracce delle due nomadi, che si trovavano ancora in paese, a bordo di una Fiat Uno. Durante gli accertamenti è risultato che entrambe avevano diversi precedenti alle spalle per reati contro il patrimonio. Sono state processate per direttissima e condannate a otto mesi, che sconteranno, non avendo ottenuto la condizionale. Marco Piatti Da sinistra le due nomadi arrestate per furto: Monica Renardi e Samanta Vinotti

Persone citate: Marco Piatti, Monica Renardi