I giocatori non temono truffe

I giocatori non temono truffe I bussolotti truccati scoperti a Milano non fanno diminuire le giocate ai botteghini del Lotto I giocatori non temono truffe «Bisognerebbefermarsi, ma come si fa?» AOSTA. «Scandaloso», dice la gente. Ma la passione per il gioco del lotto è più forte della possibilità di essere truffati. E così, fra stupore, rabbia e proteste, i cultori della «Fortuna dei numeri» continuano imperterriti a tentare il colpo grosso, giocando le combinazioni numeriche più disparate. La truffa miliardaria scoperta a Milano è rimasta di grande attualità soltanto per coloro che attribuiscono al lotto un'importanza relativa; per chi intravede in questo gioco secolare l'opportunità di rimpinguare le proprie finanze senza alcuna fatica, le vincite truccate sono, ormai, un «incidente di percorso», trascurabile, che non deve condizionare. «Sarebbe opportuna una "serrata"generale, per protestare contro questi truffatori commenta Giorgio Collura, impegnato a giocare al Superenalotto -, ma la Fortuna si cerca sempre». E' la confessione più reale, sincera, fulcro del perché la gente continua ad affollare i botteghini del lotto, a dispetto del rischio truffa. Lo confermano Agata e Mario Grasso, proprietari della ricevitoria di corso Battaglione. «L'afflusso è rimasto inalterato, anche perché la gente vince comunque, nonostante le estrazioni truccate». La convinzione che questo genere di truffe esista da molto tempo è radicata in molti rap- presentanti dei «lottisti». «I bidoni - dicono - si prendono in tutti i giochi, ma nessuno intende "snobbare" questo appuntamento con l'eventuale buona sorte». «Sarei d'accordo a non giocare più per un po' di tempo - ammette Mario Sulis, mentre ripone la ricevuta dei numeri appena giocati -, ma è quasi impossibile per la maggior parte dei giocatori abituali imporsi questa rinuncia». Questa «magia» dei numeri ha una storia di estrazioni truccate datata 1800. Il desiderio di arricchirsi in fretta aveva aguzzato l'ingegno dei giocatori al punto da spingerli ad utilizzare i piccioni viaggiatori per trasportare i numeri vincenti da Venezia, sede dell'estrazione, a Milano, città dove era consentito giocare anche dopo l'uscita dei numeri. Lo racconta Kelios Pivot, un minuto dopo aver dettato terne e quaterne all'operatrice della ricevitoria. «Come si può vedere - dice - questi tentativi di falsare il tutto non appartengono soltanto all'epoca della tecnologia. Però non si devono coinvolgere i bambini». L'aspetto dell'infanzia «rubata» ha turbato molte persone. «Il governo - dichiara Fernanda Curtaz, che si definisce "giocatrice moderata", di Gressan dovrebbe varare leggi più seve- re in questi casi». In fila alla ricevitoria di via De Tillier ci sono sei persone. «Siamo scandalizzate - affermano -. L'imbroglio anche nel gioco del lotto». La sicurezza, però, che non si ripeterà le tiene «incollate» davanti al botteghino, sognando la «pioggia di miliardi». Sandra Lucchini Da sinistra, Agata Grasso, proprietaria della ricevitoria di corso Battaglione, il giocatore Giorgio Collura che lancia l'idea di uno sciopero delle giocate per protestare contro le truffe, Mario Sulis, e Fernanda Curtaz che auspica leggi più severe. Di fianco a destra, un'estrazione dei bussolotti a Milano dove è stata scoperta la truffa miliardaria che durava ormai da alcuni anni Da sinistra, Kelios Pivot che racconta di una storia di estrazioni truccate dello scorso secolo avvenuta con i piccioni viaggiatori, e la titolare della ricevitoria del Lotto di via De Tillier dove ieri c'era la solita clientela

Persone citate: Agata Grasso, Fernanda Curtaz, Giorgio Collura, Mario Grasso, Mario Sulis, Sandra Lucchini

Luoghi citati: Aosta, Gressan, Milano, Venezia