E domenica siete tutti invitati al teatro Civico (alle 15,30) Per la festa musicale con le premiazioni

E domenica siete tutti invitati al teatro Civico (alle 15,30) Per la festa musicale con le premiazioni E domenica siete tutti invitati al teatro Civico (alle 15,30) Per la festa musicale con le premiazioni Il dono d'amore dei due coniugi per il Natale Altri racconti dalle Scuole Cristiane e dall'«Avogadro» di Vercelli Si avvicina domenica, ed eccoci alle prese con un'altra raffica di riassunti dei vostri «Racconti di Natale». Incominciamo dall 5a delle Scuole Cristiane di Vercelli. • «La più bella storia di Natale» di Beatrice Guarato. «Sono un libro di fiabe di Natale e vi voglio raccontare una storia. Ero stato rubato da un bambino, un ladro, di nome Nicola. Il ragazzo, dopo avermi rubato, entrò in casa sua e lesse una parte della prima fiaba "L'omino delle stelle". Poi mi chiuse e andò a letto, pensando a quanti regali avrebbe trovato sotto l'albero. Quando si addormentò, sognò di ricevere molti doni. Sfortunatamente il sogno si era trasformato in incubo, i regali non finivano mai ed i giochi erano ammaccati ed inutilizzabili. Nicola si svegliò, guardò sotto l'albero e vide un piccolo regalo. Lo scartò, al suo interno c'era una scritta: "Natale": intorno alla scritta c'erano delle raffigurazioni di bambini che si prendevano per mano e giocavano. Nicola diventò grande e bravo, egli capì che nella vita non si può sempre ottenere quello che si desidera, capì anche che il Natale non è fatto solo per ricevere, ma anche per dare. Ciao, spero che vi siate divertiti». • «Un sogno magico» di Valeria Filice. «L'8 dicembre, come al solito, ho aiutato ad addobbare l'albero di Natale, ma verso la fine mi sono addormentata e ho sognato...Per magia mi sono trovata a casa di Babbo Natale, che era disperato perché non riusciva a tradurre alcune letterine. Gli viene in aiuto Gesù Bambino che gli manda da un angioletto un foglio trasparente che in un batter d'occhio traduce tutte le lingue. Purtroppo però, mentre Babbo Natale dorme, la Befana glielo ruba. Per non disturbare Gesù, Babbo Natale va alla Trony ed acquista un computer traduttore. Quando ha quasi finito il lavoro, riceve via Internet un messaggio da San Nicholaus che lo invita ad una partita a tennis. Egli non sa resistere ed accetta. Mentre sono sul campo sentono un rumore assordante provenire dalla casa di Babbo Natale. E' nuovamente la Befana che cerca di rubare anche il computer, ma la casa è fortunatamente dotata di un allarme GT Casa Allarmi». E passiamo alla media «Avogadro» di Vercelli, la F. • «Il mistero di Babbo Natale» di Stefano Biasone. «Topolino e Indiana Pipps si recano a fare gli auguri di Natale a Pippo. Mentre mangiano, si accorgono che qualcosa succede nella camera a fianco; si precipitano di là e, con sopresa, trovano molti regali: Pippo dice che è merito di Babbo Natale, ma Topolino e Indiana non gli credono. All'improvviso un bagliore, e i regali, con Indiana, spariscono su una astro-slitta condotta da Babbo Natale. Topolino d'un balzo raggiunge l'amico e insieme arrivano nel regno di Babbo Natale, che si trova in un'isola tropicale e, con grande sorpresa, scoprono la sua identità: è un alieno, che, con altri alieni, distribuisce, in occasione del Natale, doni a tutte le galassie, compresa la Terra. Dopo un po' di tempo Topolino e Indiana si svegliano a casa di Pippo e credono di aver sognato, ma una mini astro-slitta e una conchiglia ritrovata in tasca fanno pensare ai due amici che forse così non è». • «Blanda che fugge» di Mattia Sacco Botto. «La piccola Blanda era costretta, suo malgrado, a seguire i genitori in ogni loro viaggio avventuroso. Quando la portarono in una foresta dell'Arizona, pochi giorni prima di Natale, Blanda fuggì da loro per inseguire una piuma rossa, che le fece scoprire una tribù di indiani, a cui raccontò del suo Natale, molto diverso dal loro. Tornata poi nella sua piccola città, Blanda trovò una lettera di Babbo Natale che, riconoscente per i suoi racconti ai pellerossa, la invitava a scoprire il suo regno in Lapponia. La bimba volò da lui su una slitta e partecipò alle frenetiche attività di Babbo Natale e dei suoi aiutanti. Quando capì di essere stata designata alla consegna dei doni fu entusiasta, ma la sua gioia divenne incontenibile quando con la slitta arrivò a sorvolare il villaggio in Arizona, dove i suoi piccoli amici indiani stavano addobbando un albero di Natale, come lei aveva insegnato loro. Blanda decise allora che non avrebbe più lasciato la casetta in Lapponia, e che i suoi genitori continuassero pure i loro viaggi avventurosi senza di lei». • «Un bimbo in pericolo» di Daniele Cagna. «La guerra in Medio Oriente tra Israeliani e Palestinesi continua nonostante l'approssimarsi del Natale. Kamal, un bimbo di 7 anni, orfano di guerra, vaga a Betlemme dopo la distruzione, compiuta da soldati israeliani, dell'orfanotrofio in cui viveva. E' qui che incontra un uomo che lo chiama per nome: è colui che l'aveva portato in salvo nel combattimento in cui i suoi genitori avevano perso la vita. Ancora una volta questi si cura del bimbo, poi deve ripartire per una missione di guerra. Kamal, che non lo vuole lasciare, si nasconde nel bagagliaio dell'auto ma, proprio il giorno di Natale, scoppia una mina che fa crollare i palazzi vicini al veicolo. I gemiti di Kamal, ferito, richiamano e mi- racolosamente uniscono i soldati di ogni fazioni nel tentativo di salvarlo. La voce dell'accaduto porta gli uomini a riflettere ed a non combattere almeno nei giorni santi». • «Babbo Natale in crisi» di Giacomo Guala. «E' la vigilia di Natale e Babbo Natale si prepara a portare i suoi regali in tutto il mondo. Dopo aver visitato gli altri continenti, arriva in Europa e, quindi in Italia, ma, improvvisamente, si accorge che in Italia vi sono molti bambini stranieri di varie razze e che i bambolotti ed i pupazzi che ha preparato hanno la faccia bianca. Per risolvere questo problema, chiede aiuto agli gnomi della Finlandia, che si collegano a quelli italiani. Gli gnomi trasformano le bambole ed i pupazzi dando loro i volti e l'aspetto delle varie razze, modificando i capelli, dipingendo i volti, vestendoli con costumi adatti. Alla fine tutto è pronto e Babbo Natale può completare la consegna dei doni». • «La storia di Babbo Gustavo» di Filippo Malinverni. «La storia racconta del più anziano Babbo Natale (Babbo Gustavo), che rimane disoccupato a causa della pubblicità e del progresso. Le sue antiche ed invidiabiU capacità manuali nel costruire i giocattoli per i bambini non vengono più apprezzate, anzi, vengono derise dai più giovani colleghi Babbi Natale. Ma lui non riesce ad adeguarsi a questi cambiamenti, e forse ha proprio ragione». • «La sorpresa» di Riccardo Ariotti. «In un paesino di montagna, vivevano due sposi che si amavano molto, ma erano molto poveri. Non avevano neanche i soldi per comprarsi un regalo di Natale, però entrambi sapevano che cosa facesse piacere all'altro: alla moglie sarebbe piaciuto un fermaglio per raccogliere i suoi bei capelli biondi, ed al marito un orologio da attaccare aUa sua catena d'argento. La vigilia di Natale si separarono in paese, per poi ritrovarsi alla sera. Quando tornarono a casa, ognuno stringeva un pacchettino per l'altro. Se li scambiarono: in quello della mogbe c'era il fermaglio che lei desiderava, in quello del marito un bell'orologio da taschino. La moglie si tolse il berretto e la sua testa era completamente rasata: aveva venduto i capelli per comperare l'orologio al marito. Il marito si tolse il giaccone, e non vi era traccia della sua catenella: l'aveva venduta per comperare il fermagho alla moglie. Da quel giorno, i due sposi si vollero ancora più bene». • «Babbo Natale e gli acchiappafantasmi» di Luca Bertola. Un tempo esisteva un uomo che nei giorni normali, era un uomo normale, ma, nei giorni di Natale, era il vero Babbo Natale e si travestiva proprio per non farsi più riconoscere. Ogni anno, la notte di Natale, donava regali a tutti i bambini buoni. Un giorno, poco prima della festa di Natale, venne catturato ed imprigionato da un mostro terribile che era un fantasma. Quando il fantasma gli disse di esprimere il suo ultimo desiderio prima di morire, Babbo Natale chiese di fare una telefonata e così potè chiedere aiuto ai Ghost Buster, gli acchiappafantasmi, che accorsero a liberarlo. Babbo Natale tornò nella sua fabbrica di giocattoli e preparò tutti i regali da distribuire. Ringraziò anche con un dono quei quattro ragazzi che avevano salvato lui e la festa del Natale. Essi a Natale si ricordarono di lui e, in cielo, videro una luce e sentirono la risata di un omone. Era proprio lui, il buffo personaggio delle renne». • «Snow» di Andrés Caccianotti. «Il racconto ha come protagonista una bambina di nome Sharon che, la vigilia di Natale, sogna di costruire un pupazzo di neve che, in seguito, prende vita ed inaspettatamente viene ritrovato nel congelatore di casa. Al suo risveglio Sharon, divertita, va a controllare in giardino e lì trova segni della presenza del pupazzo: un cappello, due bottoni, una sciarpa rossa ed una pipa». (contìnua) La storia della piccola Blanda e come la magia delle feste ferma anche la guerra Tre studenti della 2a A media «Ferrari» di Vercelli, di cui abbiamo già pubblicato il riassunto dei racconti: Fedele Caso, Bianca lachia Y. Baca e Federica Perriello

Luoghi citati: Finlandia, Italia, Vercelli