Accecato dalla gelosia l'aveva accoltellata alla schiena ed era fuggito. Poi si è costituito
Accecato dalla gelosia l'aveva accoltellata alla schiena ed era fuggito. Poi si è costituito Accecato dalla gelosia l'aveva accoltellata alla schiena ed era fuggito. Poi si è costituito Dal giudice il feritore della fidanzata Le ha scrìtto una lettera: «Cara, ti chiedo perdono» Si è costituito in Procura Roberto Amoroso, 20 armi, lo studente che lunedì scorso ha ferito gravemente con una coltellata alla schiena la fidanzata Anna T., 15 anni, colpevole di volerlo lasciare. Ma è tormentato dal rimorso: in cella, dov'è rinchiuso s dall'altro pomeriggio, non riesce a darsi pace. Ha scritto all'amata per chiederle perdono. Nella lettera si rivolge anche ai genitori di lei, manifestando tutto il suo pentimento. «Non so spiegarmi perché l'ho fatto» ha detto al pm Teresa Benvenuto quando si è costituito in Procura accompagnato dai legali Gian Luca Marta e Giuseppe Morbilli. Un interrogatorio lungo quattro ore. Nel quale il giovane, studente, ha ripercorso l'ultimo mese della travagliata relazione con Anna. Un amore sbocciato circa un anno fa, vissuto molto intensamente da Roberto, forse in modo troppo possessivo per la giovanissima fidanzata. Prima di Natale, dopo un litigio, lei lo lascia. E lui entra in crisi. Domenica scorsa torna al- la Naxos, di piazza Guala, dove la ragazza si esibisce come cubista. Vuol rivederla, parlarle. Ma nota anche altri giovani che fissano, troppo intensamente secondo lui, Anna. E lui si arrabbia. Litiga anche con un giovane e viene cacciato fuori dal locale. Roberto va in crisi. Telefona ad Anna, le chiede scusa: «Voglio rivederti». Si ritrovano a casa di lui il giorno dopo, lunedì. Pranzano, chiacchierano. Lei è sempre decisa a lasciarlo. Lui non ci sta. Chiude la porta e tenta il suicidio davanti a lei. Riempie la vasca d'acqua, si immerge e getta il phon. Ma la scarica non arriva, il sistema salvavita ha funzionato. Rober¬ to perde la testa. Litiga ancora con lei, poi la colpisce con il coltello alle spalle, la lama perfora il polmone. E' convinto che sia morta. Vuol farla finita anche lui. Apre il gas. Ma Anna è viva, si lamenta. Lui la soccorre. Chiude il gas, la prende sulle spalle, esce sul pianerottolo, cerca aiuto. Al secondo piano una porta si apre. Lui molla la ragazza e scappa. Scappa a Milano dove vive nei giardini, su una panchina, come un barbone. Poi telefona a casa e decide di tornare e costituirsi. Il pm Benvenuto ha disposto una perizia psichiatrica: Roberto ha avuto problemi psicologici, anche quando è andato militare. Anche allora era scappato, disertando. Dopo il lungo interrogatorio davanti al pm, mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 19 è tornato alle Vallette. Ieri è compraso davanti al gip Piera Caprioglio per la convalida dell'arresto. «Come sta Anna?» è stata la prima domanda che ha rivolto al magistrato. Anna sta meglio, i medici hanno sciolto la prognosi.
Persone citate: Giuseppe Morbilli, Piera Caprioglio, Teresa Benvenuto
Luoghi citati: Milano
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