Un abbraccio alla ragazza gli costa i lavori forzali

Un abbraccio alla ragazza gli costa i lavori forzali Cinque anni a uno studente dell'Andhra Pradesh Un abbraccio alla ragazza gli costa i lavori forzali NEW DELHI. Si sa, nell'India hindu è vero tutto e il contrario di tutto. Sull'inconcihabile abbraccio di austerità e sensualità, di bene e male, di brutto e bello, si impasta la sua civiltà, profonda e stratificata, tutta tesa a contemplare l'orrore fino all'estasi. Una visione delle cose che ha da sempre inorridito i pii musulmani, affascinando spesso quelli un po' meno pii. L'ultima vittima dell'oscillazione parziale di questo pendolo culturale, che solo nella completezza del suo movimento lascia forse trasparire una beatitudine superiore, è un giovane studente indiano che pagherà con i lavori forzati l'ardire di avere abbracciato in pubblico la propria ragazza. Cinque lunghi anni di fatiche massacranti per un gesto proibito da una legge nazionale. Con estrema severità, un giudice dello stato meridionale dell'Andhra Pradesh ha applicato la norma che vieta in tutto il Paese qualsiasi forma di esternazione dell'af¬ fetto in pubbhco, dal semplice abbraccio al bacio più casto. Lo Hindustan Times ha scritto ieri della sentenza che pende sullo studente Nerella Babji: nel 1996 abbracciò per strada la sua amica, una liceale, Guttula Venkatalakshmi. Orrore e sdegno. Ma si prenda tutto con qualche sana riserva, perché chiunque passeggi per Delhi, o per qualche altra metropoli indiana, questo forsennato bigottismo non lo trova, Nella città vecchia c'è anzi una bella saletta, molto sordida, che proietta film a luci rosse proprio all'ombra della grande moschea Jama Masjid. E' vero, tutto avviene in una tenebrosa stamberga e non in pubblico, ma basta allora aprire la televisone per essere inondati da orrende telenovelas musicali con baci, abbracci e coscione a volontà, come in un contenitore Rai. E allora la condanna puritana del ragazzo? C'è posto per tutto, nel caro mostruoso abbraccio di Madre India. [egli

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