Domani il celebre pianista viennese apre la stagione di concerti nel Salone di Palazzo Borsa | Prevendite aperte

Domani il celebre pianista viennese apre la stagione di concerti nel Salone di Palazzo Borsa | Prevendite aperte Domani il celebre pianista viennese apre la stagione di concerti nel Salone di Palazzo Borsa | Badura-Skoda, gigante della tastiera Belle pagine di Haydn, Beethoven, Martin e Cbopin NOVARA NOSTRO SERVIZIO Paul Badura-Skoda torna a Novara ed è un fatto da segnare in agenda con la matita rossa. L'appuntamento è per domani alle 21 nel Salone Congressi di Palazzo Borsa, nell'ambito delle proposte dell'Associazione Amici della Musica Vittorio Cocito. Anzi, è proprio il concerto di apertura di una stagione che ha ottenuto il patrocinio da parte di Ministero per le attività culturali, Regione, Comune, Camera di Commercio, Banca Popolare di Novara e Cassa di Risparmio di Torino. Il grande pianista viennese, nato nel 1927, già nel 1947 aveva vinto una borsa di studio che gli consentì di frequentare i corsi di interpretazione del mitico Edwin Fischer a Lucerna; Furtwàngler e Karajan lo diressero in numerosi concerti e da allora la sua carriera non ha conosciuto soste e neppure rallentamenti. Impossibile dire quanti dischi BaduraSkoda abbia finora inciso e quanti premi della critica gli siano stati tributati. La sua presenza a Novara permetterà al pubblico di ascoltare pagine di ben quattro autori. L'avvio sarà nel nome di Haydn, con le «Variazioni in fa minore Hob. XVII/6»: una dimostrazione di pianismo classico, in un momento di significativo trapasso per quanto riguarda la sonorità degli strumenti a tastiera. Ed ecco quel monumento eccelso che è la «Sonata in do minore op. 111 » di Ludwig van Beethoven. E' la trentaduesima e ultima della produzione cameristica del Maestro di Bonn, e corona anche l'estrema triade con le op. 109 e 110. Questa «111» nacque in un anno magico, il 1820, nel quale Beethoven scrisse varie altre grandi cose, tra cui le Variazioni Diabelli e l'inizio della Nona Sinfonia. Una particolarità che colpisce di primo acchito all'ascolto è l'articolazione, quanto mai originale, in due soli movimenti, con il secondo ineffabilmente definito «Arietta: adagio molto semplice e cantabile». Seguirà una pagina assolutamente inconsueta nei programmi da concerto, «Guitare: 4 pezzi brevi per pianoforte» di Frank Martin. E' un omaggio al Maestro svizzero scomparso nel 1974, del quale Badura-Skoda tenne a battesimo nel 1970 il Concerto per pianoforte e orchestra, ottenendo dall'autore un commento che vale la pena di essere riferito: «Tu hai fatto della prima ese- cuzione di questo Concerto un evento straordinario nella mia stessa vita di compositore: hai convinto me stesso! Speriamo che gli altri si lascino convincere allo stesso modo». La chiusura della serata avverrà in bellezza nel nome di Fryderyck Chopin, con i «Dodici Studi op. 25». Leonardo Osella Paul Badura-Skoda suona per gli Amici della Musica: è nato a Vienna nel 1927

Persone citate: Edwin Fischer, Frank Martin, Vittorio Cocito

Luoghi citati: Novara, Torino, Vienna