Il mondo è di Cris

Il mondo è di Cris Per il referendum della Stampa sono arrivate quasi 150 mila schede: ecco i risultati Il mondo è di Cris Rmucci Sportivo dell'Anno '98 GENTO, Santamaria, Zoco, Di Stefano, Puskas. E poi Santillana, e poi Butragueno e Hugo Sanchez. E poi, ancora, Illgner e Roberto Carlos, Suker e Seedorf. Lì in mezzo, adesso, Christian Panucci. Unico italiano, dall'alba del calcio a oggi, a vestire quella magica casacca. Quella del Real Madrid. Christian Panucci è lo Sportivo dell'Anno per il '98. Ma è anche lo sportivo del nostro, del vostro cuore. Il bimbo poi ragazzo uscito dai caruggi per prendere a calci il mondo. E il mondo, da Cris, si è fatto prendere a calci. Lui è, per il '98, campione intercontinentale. Parolaccia lunghissima per dire: «del mondo». Ma siamo certi che il vero mondo di Cris sia ancora qui. E lo vedrai la sera del 1° febbraio al Teatro Chiabrera. Adesso è l'ora del curriculum. E non stupitevi se è quello di un ragazzo di 25 anni: chissà che non sia destinato ad allungare la lista dei Fenomeni. Due volte campione d'Italia con il Milan; una volta campione di Spagna con il Real Madrid; due volte campione d'Europa con la Nazionale Under 21; due volte vincitore della Coppa Campioni (Milan e Real); una volta vincitore della Coppa Interconti¬ nentale (Real); vincitore di una Supercoppa di Spagna e di un identico titolo in Italia; «Bravo '92» come miglior giovane calciatore europeo: aveva, all'epoca, soltanto diciannove anni. Questo il palmarès concreto e solido, lasciato agli annali. Ma chi è davvero, quel Christian Panucci che oggi vediamo primattore in tv e in ogni stadio, magari pure personaggio in trasmissioni di prima serata o alle sfilate d'alta moda? Se pensate che sia facile scavare nel mondo delle persone, cambiate pure idea. Cris è pietra di Savona, è testadura, è figlio e fratello di ognuno di noi. E' savonese che di più non si può. Non è bello autocitarsi, ma abbiamo il piacere di aver descritto Cris e la sua famiglia in un libro, «Calci alle nuvole», da cui speriamo si possa capire anche di più. Lui è uno di quelli che li hanno dati, quegli stramaledetti (o benedetti?) calci alle nuvole. E dalle nuvole sono usciti le vittorie, l'oro, la felicità, la difficoltà di essere oggi quel che si è: il cielo in una stanza, una stanza lontano da casa, la vita che ti fa sorrisi larghi così ma sai benissimo che domani potrebbe non farteli più. Il bimbo Cris è diventato uomo e campione. Chistian Panucci Sportivo dell'Anno. E forse, anche di più. Alzi la mano chi ha giocato con quella magica maglia del Real... Lo faccia chi ha vinto quel che ha vinto lui. Oh certo, in fondo è solo sport. Solo? Chi raccoglie oggi - signori - milioni di (tele)spettatori? Chi fa gioire ed incazzare intere popolazioni? D'accordo, non sarà di troppo «aplomb»: ma è così. E diventa anche cultura. Perché solo i ciechi totali possono non comprendere che questo è il quotidiano, anche se magari attraverso tv e giornali. Si può essere o non essere d'accordo, ma è una realtà. Tant'è vero che fin da subito cioè dalla manifestazione del prossimo primo febbraio, lo Sportivo dell'Anno saprà conglobare e accogliere degnamente anche la musica, lo spettacolo, l'arte. Il sogno ha una strada sola: quella di chi sa attraversarla, fra tanti sacrifici e una valanga di difficoltà. Sia musicista, calciatore, artista. E saranno in tanti, al Teatro Chiabrera, a salutare quel ragazzo che compone sinfonie sulla fascia laterale, che dipinge colpi di testa in area di rigore. E che adesso esce da un'urna sincera, con 150 mila schede, che non ha sbagliato verdetto. Roberto Baglietto -19 A 25 anni ha collezionato una serie di titoli da Fenomeno: è campione d'Europa e del mondo, veste la maglia di una delle società più prestigiose I savonesi lo aspettano il 1° febbraio per l'applauso più lungo del Chiabrera con la sua gente dopo tanti successi «Calci alle nuvole» che portano lontano Christian Panucci, terzino del Real e della Nazionale italiana, si è classificato al primo posto con oltre quindicimila preferenze. Sarà proclamato Sportivo dellAnno in virtù di un'investitura popolare che non lascia spazio ai dubbi. Tanti sacrifici presto ripagati dalle vittorie ottenute sui campi di calcio di mezzo mondo Savona e la sua provincia hanno deciso, con una valanga di tagliandi inviati dai lettori (quasi 150 mila schede nei vari referendum) che il loro atleta più rappresentativo per il 1998 è Christian Panucci. Difficile dar torto a chi ha espresso - per di più in maniera così evidente - il suo parere: Panucci (che verrà premiato con altri personaggi la sera del 1° febbraio a Savona) nel '98 ha vinto con il Real Madrid la Supercoppa di Spagna, la Coppa dei Campioni d'Europa e la Coppa Intercontinentale per club, oltre a tornare in azzurro. Si può chiedere di più? LA CLASSIFICA FINALE 1] Christian Panucci [calcio] 15150 voti 2] Mirko Celestine [ciclismo] 11680 3] Luca Ferro [calcio] 11041 4] Eleonora ©ay [pallanuoto] 9358 5] Alessandro Monterò [tiro a segno] 8512 6] Susanna Bonfiglio [basket] 8400 7] Elena Ricettaci [equitazione] 6312 8] Simone Giacchino [calcio] 6026 9} Claudio Salamini [calcio] 5980 10] Ruggero De Gregori [canoa] 5096 11] Linda Logorio [patt. artistico] 4910 12] Giusy Valentino [calcio] 3490 13] Simone Nicche [pallanuoto] 3339 14] Alice Canepa [tennis] 3128 15] Simona Marxiano [patt. velocità] 3117 16] Marco Carparelli [calcio] 2917 17] Lauro Faucci [nuoto] 2100 18] Sara Carlini [karaté] 1940 19] Fabio Garzerò [calcio] 1618 20] Mose Navarro itennis 910