37 di Giuseppina Fiori

37 Continuano le polemiche sul proliferare dei capannoni che deturpano il paesaggio «Via le brutture dalle città del vino» Da Alba accorato appello del presidente nazionale IL CASO COSTRUZIONI CON POCHI VINCOLI ALBA. «Il paesaggio è una risorsa da difendere come l'acqua, l'aria che respiriamo. Dobbiamo avere il coraggio di attuare una politica che stabilisca alcuni vincoli, che siano condivisi dall'opinione pubblica, pur non ostacolando le attività produttive». Così interviene Massimo Corrado, presidente dell'associazione nazionale «Città del vino» nella discussione, più che mai accesa, sui capannoni che deturpano l'ambiente. La polemica è nuovamente scoppiata dopo la presa di posizione del patriarca del barolo, Bartolo Mascarello, contro uno delle tante discusse costruzioni esistenti in Langa e Roero, l'ampliamento delle storiche cantine Prunotto in località San Cassiano, ora di proprietà dei marchesi Antinori. Continua Corrado: «Dobbiamo ammettere che negli ultimi anni non si è riflettuto abbastanza sulla compatibilità di attività produttive e paesaggio. Mi auguro che l'attuale boom turistico, con la sua grande rilevanza economica, costringa tutti a prendere coscienza dei rischi che si corrono e a cambiare rotta. Dobbiamo fornire non solo la qualità dei prodotti, ma anche dell'accoglienza e dell'ambiente». Luigi Cabutto, sindaco di Grinzane Cavour e neo presidente dell'Enoteca regionale del barolo a cui fanno capo undici Comuni, dice: «Il problema è complesso: occorre saper mediare tra le esigenze delle industrie da cui provengono molte buste paga e la necessità di tutelare l'ambiente, soprattutto le colline». Continua Cabutto: «I Comuni dell'area del barolo hanno proposto alla Regione di diventare una zona pilota per sperimentare interventi di tutela ambientale: se daranno buoni risultati potranno essere trasformati in norme per tutti. Inoltre abbiamo chiesto che vengano forniti suggerimenti per sanare le compromissioni esistenti e per evitare che continuino a proliferare costruzioni non rispettose del paesaggio». Conclude Cabutto: «La Regione sta per pubblicare una guida, alla quale hanno collaborato Massimo Corrado, l'ambientalista albese Claudio Rosso ed architetti, riguardante il recupero degli edifici agricoli tradizionali. Potrà essere un punto di riferimento per gli amministratori». Le «brutture» che si incontrano nelle Langhe e Roero sono ormai davvero tante: capannoni costruiti in modo disordinato con metodologie e colori diversi uno dall'altro, si incontrano lungo le statali Bra-Alba-Asti, Alba-Torino soprattutto nel tratto Borbore di Vezza-Canale. E ancora da Borbore verso Castellinaldo, da Canale verso Monteu Roero, da Neive a Santo Stefano e Cossano Belbo, da Gallo a Barolo, da Roddi a Verduno e Pollenzo. Sono sorti non solo in pianura, ma anche tra i vigneti delle colline. Per sensibilizzare gli amministratori e i produttori, l'associazione «Città del vino» ha inviato a tutti i Comuni aderenti un progetto di piano regolatore del vino in cui affronta anche lo squilibrio tra paesaggio agricolo e capannoni, nonché un piano colore per contribuire a miglio- rare l'aspetto della città enologiche. Per Massimo Martinelli, presidente del consorzio di tutela, il problema deve essere affrontato globalmente e non a livello di singolo Comune: «Occorrono dei piani intercomunali che coinvolgano tutto il territorio» afferma Martinelli. Giancarlo Gallo, sindaco di Santo Stefano Roero e segretario dell'Ordine dei cavalieri di San Michele: «La Società degli architetti e degli ingegneri i e à i di Torino in collaborazione con la nostra associazione ha indetto un concorso internazionale sui luoghi e metodologie di costruzione dei capannoni, in armonia con l'ambiente. Sono pervenuti studi e progetti che sono a disposizione dei Comuni». La questione capannoni sarà affrontata in un convegno che sarà organizzato nelle prossime settimane. Giuseppina Fiori La nuova costruzione delle cantine Prunotto e tralicci nei vigneti fra Barolo e La Morra Sotto da sin Massimo Corrado e Luigi Cabutto

Persone citate: Bartolo Mascarello, Giancarlo Gallo, Luigi Cabutto, Massimo Corrado, Massimo Martinelli