I segreti della polpetta

I segreti della polpetta Indagine di Altroconsumo sui locali fast-food e sul loro principale piatto I segreti della polpetta Ecco cosa c'è nell'hamburger torinese Hamburger e patatine: istruzioni per l'uso. A fornirle ci pensa il Comitato consumatori Altroconsumo, nell'ambito di un'inchiesta pubblicata sull'ultimo numero della rivista omonima. Siete degli irriducibili del «cheesburger»? Non volete negarvi il piacere di un morso liberatore? Amate perdervi nell'estasi di croccanti e dorate patatine fritte? Nulla di male, a patto di non farne una regola alimentare. Specie se la golosa accoppiata, innaffiata da sorsate di birra e Coca cola, viene consumata fuori pasto. Questa la sintesi che emerge dall'inchiesta (in collaborazione con l'Ue) sulla base delle analisi effettuate. L'indagine del movimento - che per i mesi di gennaio e febbraio ha attivato con altre associazioni di consumatori il numero verde 167264.462 al fine di raccogliere segnalazioni sugli alimenti - nasce da ima considerazione: ogni giorno gli itabani spendono più di 5 miliardi di lire per pasti fuori casa, e fra i pranzi di lavoro il 55% dei consumi è costituito da panini, tra cui gli hamburger. Trionfo del «cibo-veloce» rincorso in bar, paninoteche, pizzerie, fast-food e chioschi di vario genere da un esercito di persone con un'occhio al menu ed uno all'orologio. Da qui la decisione di vederci chiaro sulle caratteristiche degli alimenti, con particolare attenzione alla gustosa polpetta di carne già prediletta dall'ingordo Poldo (l'amico di Braccio di Ferro, ve lo ricordate?), analizzata dagli esperti di Altroconsumo in 25 punti vendita di diverse città italiane. Risultato: ottime garanzie sul fronte dell'igiene, è non è poco, ma anche parecchie lacune dal punto di vista merceologico e quantitativo: carne diversa da quella bovina 0 di bassa qualità, amido, grassi e sodio talora in eccesso. Senza considerare gli oli utilizzati per le fritture. Da Me Donald's alla paninoteca, dal bar al chiosco dietro l'angolo, prevalgono giudizi poco lusinghieri. Torino non fa eccezione, anzi. Cosa emerge esattamente dai campioni, prelevati fra marzo e luglio '98? Intanto la variabilità del-peso della carne, compreso fra 34 e 156 grammi. «Si va da meno del 30% a poco più del 60%», informa la relazione. Ma forse bisognerebbe chiedersi di quale carne si parla. A parte Me Donald's, nessuno degli altri punti vendita dà indicazioni sull'origine della carne usata: da qui hamburger realizzati con carne bo- vina, di maiale, di pollo, quando non «ibridi». Eccessiva, in alcuni casi, la percentuale di amido, proteine di soia, sodio. Quanto ai grassi, anche loro peccano per eccesso o per difetto: nei prodotti esaminati variano dal 16 al 46%, contro il 30-35% indicato dall'Istituto nazionale della nutrizione. «Prodotti non equilibrati - commenta Franca Braga, tecnica alimentare di Altroconsumo - Un utilizzo contmuo, specie se fuori pasto, può causare una dieta sbilanciata». Buone notizie sul fronte dell'igiene: assenti i batteri legati a contaminazioni 0 a mancata pulizia della materia prima. Risultati destinati a far discutere. Me Donald's sottolinea subito quello che considera il vizio di fondo dell'indagine: e cioè mettere sullo stesso piano, indistintamente, la grande multinazionale e il chiosco anonimo. Quanto ai dati raccolti, ne contesta l'interpretazione. «Servirsi dei prodotti Me Donald's non crea problemi, a patto che il menu sia vario - spiega Lucio Bollani, responsabile qualità E noi offriamo di tutto: carne rossa e bianca, prodotti a base vegetale, pesce. Integrazioni dannose? La maggior parte dei clienti pranza e cena nei nostri fast food». Altra obiezione sulla variabilità del peso della carne. «La quantità dell'hamburger è standard - aggiunge Bollani - Le differenze fra i nostri punti vendita sono fisiologiche e dipendono da una serie di variabili: tempi di cottura e di attesa della carne prima di essere servita, presenza di sale...». Tutto da rifare? «Diciamo che questi giudizi ci lasciano quantomeno perplessi». Alessandro Mondo Le condizioni igieniche sono buone, la carne è il punto debole «Mangiarne spesso, specie fuori pasto, può causare una dieta sbilanciata» BUSINESS DEL MUUMO S.N.C, Via Kiw«, 3 M •••• mctiule • ••••• «Ab • ••••• 470 «••»» • •••/•• 4500 2639 CHIO$COIHTERN0A!SIAK0INIS.VA!LEN7INO, 59 •••• bovino ••••• a *•• • ••••• 430 ••• •• •••/•• 4000 2663 vicino a Gome Show NICIHMIAIP'S, ftato Costolto^S? 45 ••• bovino ••••• ••»•• •• ••• •••••370 ••• •• •••/•• 2900 2210 «mOWSIi»SJrJU,C.soSic«rdi,15 'i 43 •• bovino *♦••• • •••/•• ••• 280 ♦ ••• •• 3300 3591 R^.SJLU,VioGrom«i,i2 145 ••• bovino ••••» • •*•*} • ••••• 480 ••••• • •• 3800 2070 SOUNAS SANTO COSTA SMERAUM, c/o Stadiot.su Grande Toiino 43 •• bovino »•••• • • • ••••• 710 ••©• • •• 6000 2568 SMCCO S.N.C, Via Nina, 9/B 46 ••• bovino ••••• • • • ••••• S90 ••• • •• 3000 1214 ••••• ottimo buono •••: medio •«: mediocr: •: pessimo (!) I lampioni sono stati prelevali tra monto e luglio '96 Fonte: Comitato Consumatori Altroconsumo

Persone citate: Alessandro Mondo, Franca Braga, Lucio Bollani

Luoghi citati: Torino