Arrestato carceriere della mafia

Arrestato carceriere della mafia Novara, blitz all'alba degli uomini della squadra mobile nell'abitazione dei parenti Arrestato carceriere della mafia E9 accusato dell'uccisione del figlio di un pentito NOVARA. Sviluppi novaresi nell'operazione «Akragas 2», che nella notte tra lunedì e martedì ha portato all'esecuzione di cinquanta ordini di custodia cautelare, dei quali dieci notificati in carcere. I destinatari sono sospettati di essere mandanti ed esecutori di una serie di omicidi avvenuti tra il '90 e il '94 nella Valle dei Templi. E a Novara, all'atta di ieri, gli uomini della squadra mobile della questura hanno sorpreso nel sonno Nicolò Vasile, 43 anni, di Agrigento. Agli agenti che lo arrestavano non ha opposto alcuna resistenza. Oggi sarà interrogato a Palermo assieme ad altri cinquanta esponenti dell'organizzazione mafiosa. In particolare, Vasile è accusato di essere stato il carceriere del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore Santo. Un episodio agghiacciante, di qualche anno fa, che fece rabbrividire: per far ritrattare le accuse e interrompere l'interrogatorio del Di Matteo, il ragazzo venne sequestrato, ucci- so e sciolto nell'acido. Secondo l'accusa di un pentito, Vasile era uno dei carcerieri del ragazzo. Il siciliano era ospite di parenti che vivono a Novara, dei quali gli inquirenti hanno preferito non dare generalità. Tra le persone arrestate nel blitz antimafia, figura anche il latitante Giuseppe Fanara, 43 anni. Il boss si nascondeva in una villa-covo nell'agrigentino. Alle indagini che hanno portato all'operazione «Akragas-2» ha collaborato il Sisde. L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto di Palermo e dal questore di Agrigento, si è avvalsa anche delle rivelazioni di un pentito di Porto Empedocle. Lo stesso che ha indicato nel Vasile uno dei responsabib del sequestro e dell'uccisione di Giuseppe Di Matteo. Secondo l'accusa, l'uomo avrebbe partecipato aUo strangolamento e alla sparizione del corpo del ragazzo. Il sequestro avvenne nel novembre '93 e durò fino al gennaio del '96, quando si seppe della morte del giovane, avvenuta a San Giuseppe Iato. Nicolò Vasile è indagato in concorso con Giovanni e Enzo Salvatore Brusca e Leoluca Bagarella. Secondo gli inquirenti, il malavitoso si trovava già da qualche giorno a Novara, ospite dei parenti. L'ordine di custodia cautelare è stato eseguito non appena è arrivato 1'«input» da Palermo. Tra i cinquanta arrestati nel blitz, ci sarebbero anche gli autori dell'agguato al maresciallo dei carabinieri Guazzelli e dell'uccisione dell'ufficiale di polizia penitenziaria Di Lorenzo, entrambi assassinati nel '92. Marco Piatti

Persone citate: Enzo Salvatore, Giuseppe Fanara, Leoluca Bagarella, Marco Piatti, Nicolò Vasile

Luoghi citati: Agrigento, Novara, Palermo, Porto Empedocle