La Stampa - Consultazione Archivio

Via Ratti, ecco gli indagati Coinvolti anche 3 ispettori Asl e un funzionario dell'Italgas Via Ratti, ecco gli indagati IIpm ha chiesto il rinvio a giudizio SAVONA. Caso via Ratti: il pm chiama in causa l'Asl, l'Italgas, l'impresa subappaltatrice dei lavori e i responsabili della manutenzione dell'ascensore. L'eplosione, in cui persero la vita due operai che stavano lavorando nell'atrio del palazzo, era avvenuta il 10 aprile '96. L'inchiesta era stata avviata dalla procura di Savona, quindi trasferita a quella di Milano, perchè nella vicenda è interessato un magistrato savonese. Giorni fa il pm ha chiuso le indagini con nove richieste di rinvio a giudizio, per disastro e omicidio colposi. L'udienza preliminare il 23 febbraio. L'accusa chiama in causa, per la manutenzione dell'ascensore, Angelo e Quinto Biggi, Aldo Bozzano e Alfonso Cascio (difesi dall'avvocato Gianfranco Nasuti); gli ispettore Asl Luigi Federici, Giovanni Durante, Angelo Perato (avocati Di Nitto e Ramella); il funzionario Italgas Ezio Dondo (avvocato Mazzitelli) e Angelo Cantore, per l'impresa piemontese che aveva in subappalto i lavori di allacciamento delle tubazioni del palazzo alla rete urbana del metano. Diverse le parti lese, tra le quali quattro operai (tutelati dall'avvocato Bonagura) e il condominio (avvocato Altamura). L'accusa ipotizza, sulla base di una consulenza tecnica, che l'esplosione si sia verificata all'interno del vano ascensore, dove ci sarebbe stata una perdi- Un'immagine dello stabile danneggiato dall'esplosione nell'aprile '96 che costò la vita a due operai ta di gas da una tubazione, non perfettamente sigillata. L'avvocato Nasuti: «Non riteniamo così pacifica questa conclusione, che è confutata da una nostra perizia. E' singolare, se tutto fosse dipeso dal tubo forato del vano ascensore, che l'esplosione si sia verificata proprio il giorno in cui i due operai stavano lavorando nell'atrio del palazzo...». [f. p.]