«Nel Paip come in un ghetto»

«Nel Paip come in un ghetto» Le settanta aziende alle prese con problemi annosi si sentono trascurate «Nel Paip come in un ghetto» Gli artigiani di Legino contro il Comune SAVONA. Artigiani dimenticati a Legino. Riosplode la protesta al Paip con il comitato che rappresenta oltre 70 aziende che attacca la giunta Ruggeri e denuncia una serie interminabile di problemi. Trasporti insufficienti, opere di urbanizzazione già pagate e mai realizzate, alcuni casi di pericolosità ambientale, lotti mai assegnati. Una situazione di caos che gli artigiani del Paip non intendono piìi tollerare. In prima linea nella protesta, il presidente del Comitato aziende Paip, Vincenzo Bornino: «Ad aprile in occasione delle ultime elezioni avevamo chiesto al sindaco un incontro sui nostri poblemi. Ci siamo visti, una commissione consiliare ha esaminato il nostro caso. Se ne sono interessati anche due assessori ma nessuno ha mai l'atto nulla in concreto. Il 30 novembre abbiamo richiesto un incontro urgente con il sindaco Ruggeri, ma nessuno finora si è neppure degnato di prendere in considerazione questi problemi». Eppure le questioni aperte sono molte e pressanti. «Non esiste un servizio di trasporto pubblico decente, la situazione idrogeologica del rio Molinero è pericolosissima. E' incredibile come a più di dieci anni dalla costruzione dell'insediamento artigiano non siano state ancora realizzate le più elementari La zona degli insediamenti produttivi art opere di urbanizzazione, tutte regolarmente pagate. Le aree sono sporche. Ci sono solo 12 cassonetti dell'Ata in tutto il Paip a fronte di centinaia di milioni pagati dagli artigiani. Da anni le richieste di assegnazione dei lotti ancora vuoti giacciono senza risposta». Un quadro desolante. «Ricordiamo a tutti che le oltre 70 aziende artigianali del Paip di Legino, e attività indotte, danno occupazione a circa mille persone. Dispiace sempre vedere come, allo stesso modo delle igianali (Paip) nel quartiere di Legino precedenti amministrazioni, anche questa sembra non abbia alcuna sensibilità per i problemi legati a un settore tra i più importanti dell'attività economica dela nostra città», conclude Vincenzo Bornino. Non è la prima volta che gli artigiani savonesi che operano nei capannoni del Paip di Legino, chiedono l'intervento del Comune. Finora l'unica cosa ottenuta è stata un'audizione di una delegazione dalla seconda commissione consiliare del Comune, [p. p.]

Persone citate: Vincenzo Bornino

Luoghi citati: Savona