Il figlio di Clinton non esiste di Andrea Di Robilant

Il figlio di Clinton non esiste Il Dna scagiona il Presidente dall'accusa di paternità illegittima lanciata su Internet Il figlio di Clinton non esiste Lo scoop era una bufala WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Ooops. Era dunque una bufala, una vecchia storia balorda riemersa clamorosamente alla vigilia del processo al Presidente e che adesso, dopo il test del Dna, si rivela infondata: il «figlio illegittimo» di Bill Clinton non è affatto di Bill Clinton. Questa storiacela venne sbandierata per la prima volta nel 1992 dal Globe, un tabloid scandalistico che si vende nei supermercati. Scrisse che Bill Clinton aveva avuto rapporti a pagamento con una prostituta afro-americana dell'Arkansas, e che da questi rapporti era nato appunto un ragazzo. La storia non trovò alcuna conferma. Ma continuò a vivacchiare negli ambienti ostili alla Casa Bianca, arricchendosi anche di particolari: Clinton aiutava la prostituta con le spese, Clinton pagava per la scuola di suo «figlio», e così via. Aveva una dinamica tutta sua, lontano dall'orbita dei grandi media. Ma improvvisamente, all'inizio di quest'anno, la storia era tornata al centro dell'attenzione. Il tabloid Star, rivale del Globe, annunciò di aver rintracciato la prostituta, Bobbie Ann Williams, e di aver fatto un prelievo di sangue al ragazzo, ormai tredicenne, per fare un paragone con il Dna del Presidente. Paragone tutt'altro che difficile: il codice genetico di Bill Clinton viene descritto in dettaglio nel Rapporto Starr un rapporto pubblico, disponibile in qualsiasi libreria. Adesso i risultati sono noti e deluderanno chi pensava che Clinton fosse spacciato. «Non coincidono per nulla, nemmeno lontanamente», ha detto un portavoce del tabloid alla rivista Time. La storia dovrebbe finire qui (a meno che non finisca nei manuali delle scuole di giornalismo). Per la verità i grandi quotidiani americani non hanno pubblicato una riga sulla vicenda. E i networks l'hanno anch'essi ignorata. La notizia che il tabloid Star aveva scovato la madre del «figlio illegittimo» e si apprestava a fare il test del Dna è stata divulgata da Matt Drudge, un free-lance con un sito Internet specializzato nel genere politica-spazzatura. Sono stati i media internazionali, a cominciare da quelli italiani, a rilanciare la notizia del figlio afro-americano di Clinton. Si è arrivati al paradosso per cui stazioni radio negli Usa hanno citato come fonti alcuni organi di stampa italiani che avevano a loro volta ricamato sulla vicenda. Introvabile su quotidiani come il New York Times e il Washington Post, la storia del «figlio illegittimo» è stata comunque al centro del pettegolezzo politico a Washington nella settimana in cui il Senato ha cominciato a processare il Presidente. Per cui la notizia che il Dna non combacia ha sicuramente fatto piacere all'entourage del Presidente. E soprattutto ai suoi avvocati, i quali fanno fatica a credergli ciecamente dopo quanto è successo l'anno scorso. Insomma, una piccola schiarita inaugura la settimana in cui il processo entrerà nel vivo (giovedì). A meno che non venga oscurata già oggi dalle chiac¬ chiere sulla visita del presidente argentino Carlos Menem alla Casa Bianca. Stasera, al pranzo di Stato, si ballerà il tango. E tra le «tanguere» d'eccezione dovrebbe esserci anche Madonna, la grande interprete di Evita. Ieri alcuni collaboratori del Presidente si chiedevano se fosse davvero opportuno per Clinton cominciare questa settimana così solenne attraversando il salone della Casa Bianca a ritmo di Gardel. Andrea di Robilant Qui a sinistra Madonna e nella foto grande Bill Clinton con il presidente argentino Carlos Menem

Persone citate: Bill Clinton, Carlos Menem, Matt Drudge