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LO SCARICABARILE LO SCARICABARILE MILANO ERA un tempo in cui s'insegnava anche ai bambini che a maggiori responsabilità corrispondono maggiori doveri. E il primo dovere per chi rappresenta le istituzioni sarebbe dovuto essere di evitare - in ore difficili come quelle che sta vivendo Milano strumentalizzazioni, sterili polemiche, assenze ingiustificate. Tutto questo, ed è forse persino ingenuo ancora stupirsene, non è stato risparmiato a una cittadinanza ferita. Esasperata. Ben venga finalmente D'Alema a Milano ma intanto ieri il ministro Russo Jervolino non ha ritenuto di dover cambiare la sua agenda (l'inaugurazione, tra l'altro, di una nuova sede del Ppi a Napoli) per af- frontare la rabbia di quei cittadini. Ben venga, come ha chiesto Raffaele Costa, una risposta comune alla criminalità, ma intanto anche ieri amministratori e parlamentari del Polo non hanno risparmiato accuse di ogni tipo alla maggioranza. Financo, come ha sostenuto Ignazio La Russa, che è tutta colpa del lassismo che sarebbe nel Dna della sinistra. E ancora. Garantisti alla Maiolo hanno dato la colpa di tutto a Borrelli e Mani pulite; i leghisti a Roma ladrona; il pm Ferdinando Pomarici, noto per il caso Sofri, all'inefficienza della polizia; un altro pm, Laura Cairati, a quelli del pool. Silenzio, per favore. A Milano si muore e anche questo è un modo di non rispettare la vita umana. Chiara Beria di Argentine