I rischi del grande esordiente

I rischi del grande esordiente I rischi del grande esordiente Come agirà in un mondo che gli è estraneo? SANREMO. Renato Dulbecco a Sanremo non è una novità. Nel 1975, l'anno del Nobel, il presidente dell'Azienda di soggiorno dell'epoca, Carlo Poletti, lo nominò «Amico di Sanremo». L'anno dopo il dottor Nino Lotti, ideatore delle Giornate nobeliane, lo invitò a Sanremo per una conferenza. Fu presentato dal professor Sirtori e ottenne un successo senza precedenti. Poi tornò a Sanremo, sempre nell'ambito delle Giornate Nobeliane e sempre su invito di Lotti, che ricorda: «Gli organizzai un incontro con la gente all'Ariston. Parlò dei danni provocati dal fumo. Il pubblico pendeva dalle sue labbra». Tornò ancora per partecipare a incontri culturali organizzati dalla Lega tumori. «E' un personaggio ideale per rappresentare la nostra provincia. Anche al Festival» afferma Lotti. Poletti ricorda la cerimonia di quasi 24 anni fa: «Dulbecco aveva ricevuto il Nobel, ma l'Italia non gli aveva tributato gli onori che avrebbe meritato. Quasi per ribellione, gli conferii il titolo di "Amico di Sanremo". Cosa penso della sua presenza al Festival? E' simpatico, ha senso dello humour, è legato alla nostra città. Perchè no...». Da ricordare, per inciso, che allo scienziato, nel 1983, Imperie attribuì la cittadinanza onoraria. Dulbecco e Sanremo, prima del Festival, è storia già scritta. Ma cosa accadrà durante la settimana effervescente di fine febbraio quando Sanremo si trasformerà e coinvolgerà tutti in un rito che si ripete da 50 anni? Vedremo Dulbecco tirare l'alba in piazza Bresca, davanti ad un piatto di spaghetti alla marinara e uno spiedo di gamberoni? Lo incontreremo alla «Ninfa» assieme a cantanti e vertici Rai, fra nuvole di fumo, cubiste e superalcolici? 0 da George la nuit, ad ascoltare le melodie rilassanti del piano bar. O, invece, il Premio Nobel Dulbecco, spente le luci della ribalta, si ritrasformerà nel personaggio austero che tutti conosciamo e si chiuderà in albergo, in attesa di ricamuffarsi per poche ore in una valletta di Fazio? Cosa ha fatto a Sanremo, tutti lo sanno: premi, conferenze, incontri culturali. Cosa gli faranno lare è un'incognita. Dice che non canterà, afferma di non conoscere canzoni della tradizione italiana, se non «Volare», ribadisce che salirà sul palco dell'Ariston a fianco di Fazio, solo per fare presenza. Ma nessuno gli ha rivelato le insidie, lontane dal palco, che il Festival nasconde: prima fra tutte le telecamere di «Striscia la notizia», le incursioni delle Iene, l'irriducibilità dei paparazzi, gli asssalti dei giornalisti, le conferenze stampa, i gorilla della security. [g. p. m.] E' il 1983: il sindaco Scajola conferisce a Dulbecco la cittadinanza onoraria Il Premio Nobel con Carlo Poletti che lo nominò «Amico di Sanremo»

Persone citate: Carlo Poletti, Nino Lotti, Renato Dulbecco