«Su Casa Galimberti si trovi un accordo»
«Su Casa Galimberti si trovi un accordo» Lo scrittore Nuto Revelli invita il Comune e l'Anpi alla rappacificazione «Su Casa Galimberti si trovi un accordo» CUNEO. «Mi auguro che Comune e Anpi trovino al più presto una soluzione. Si devono conciliare le varie esigenze, superando così ogni problema». Intervenendo sul caso di Casa Galimberti, lo scrittore Nuto Revelli invita le parti a riavvicinarsi. A sollevare la protesta sulla ridetta apertura del museo, ospitato nella casa della famiglia dell'eroe della Resistenza, è stato Alberto Cipellini, presidente provinciale dell'Anpi e vice nazionale dell'associazione. Cipellini ha lamentato i disagi a cui sono costretti i partigiani per raggiungere la sede Anpi, i cui locali si trovano in una sala contigua a Casa Galimberti: «Il museo è aperto solo sei ore e mezza la settimana - ha detto l'ex senatore -. Non avendo ottenuto la disponibilità delle chiavi, per entrare nella sede dobbiamo passare da una scala di servizio, particolarmente sporca, degradata e in condizioni fatiscenti». «L'unico sviluppo possibile di questa triste vicenda è che si riesca a garantire l'apertura della casa - dice il sindaco Elio Rostagno -. Il museo deve essere fruibile dai visitatori, così come la biblioteca annessa. Voglio mantenere l'impegno preso personalmente con l'Anpi. In attesa di una sistemazione decorosa e della fruibilità anche dell'ascensore provvederemo a disporre la presenza costante di un dipendente o di un obiettore. Sul problema della negata concessione delle chiavi il dirigente ha delle ragioni, a partire da esigenze assicurative». Il presidente del Consiglio comunale Piercarlo Malvolti annuncia un'indagine ispettiva: «Mettere in discussione l'Anpi è come rinnegare la storia di Cuneo, città medaglia d'oro della Resistenza. Se il dirigente ha negato l'accesso alla sede dalla porta principale ha sbagliato. Disporremo una verifica, come previsto dal regolamento consigliare», [g. p. m.] I partigiani contestano «l'ordine» di passare dalla porta di servizio Il sindaco: «Un nostro dipendente garantirà l'apertura del museo» *5ffi*3s** **** : H*« ***a' « 4M-* Mi i?*5«5*» «Si mm&n « «•>•* ani contestano «l'ordine» are dalla porta di servizio Il sindaco: «Un nostro digarantirà l'apertura del A lato palazzo Osasco, sopra la lapide con la storica frase del discorso pronunciato il del 26 luglio '43 da Duccio Galimberti Sotto la porta principale della Casa La buca delle lettere dell'Anpi sul pianerottolo del passaggio secondario di palazzo Osasco [FOTO SERVIZIO BEDINO] In alto il balcone della casa-museo Sotto l'accesso secondario da via Ponza di San Martino da dove entrano i partigiani quando il museo è chiuso A lato due immagini del degrado della scala di servizio che conduce alla sede dell'Associazione nazionale partigiani
Persone citate: Alberto Cipellini, Duccio Galimberti, Elio Rostagno, Nuto Revelli, Piercarlo Malvolti
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