E domani a Nizza si degustano le ricette del concorso Il cardo nella «fattoria» di Rai Uno

E domani a Nizza si degustano le ricette del concorso Il cardo nella «fattoria» di Rai Uno Giovedì il «gobbo», produttori e chef protagonisti dagli studi di Napoli Il cardo nella «fattoria» di Rai Uno E domani a Nizza si degustano le ricette del concorso NIZZA. Domani sera alla Bottega del vino, torna di scena il cardo gobbo: gli inventori delle migliori ricette inviate al concorso «A pranzo con il gobbo», indetto durante la Fiera di San Carlo, prepareranno le loro specialità da far degustare ad una giuria di ristoratori ed esperti di cucina. Presieduta dalla direttrice della scuola alberghiera di Agliano, Lucia Barbarino e formata, tra gli altri dai giornalisti-gastronomi Paola Gho e Giovanni Ruffa. Questi i nomi dei finalisti, tutti nicesi: Aldo Parodi e Bruno Adorno (stuzzichini al gobbo); Emilia Claps (pasticcio di cardi), Gianni Necco (cannelloni di cardo); Claudia Pasotti (cardi ripieni); Laura Bianco (cardi con salciccia e funghi). «Sono arrivate oltre cento ricette - racconta l'assessore al commercio Maurizio Carcione - che abbiamo "girato" ai ristoratori nicesi. Grazie alla lo¬ ro consulenza ne sono state selezionate alcune, ricche di fantasia ma facilmente realizzabili». L'iniziativa era stata organizzata dal Comune in collaborazione con i principali negozi di ortofrutta della città: «San Siro» e «Massa» di via Pio Corsi, «Elsa» di via Maestra, «Sorelle Molinari» in via Tripoli, «Idea Frutta» di via Roma. Un altro importante appuntamento attende l'ortaggio nicese: giovedì prossimo dalle 11, il cardo sarà protagonista della trasmissione televisiva «La vecchia fattoria» con Luca Sardella su Rai Uno. «Ci saranno i produttori Luigi Visconti e Pietro Bongiovanni - anticipa l'assessore alle Manifestazioni Gianni Cavarino - con gli chef della scuola alberghiera aglianese che illustreranno al pubblico alcune ricette». La trasmissione sarà in diretta dalla sede Rai di Napoli. [e. ce.l L'assessore alle Manifestazion di Nizza Gianni Cavarino

Luoghi citati: Napoli, San Siro