Milano nera: barista rapinato e ucciso

Milano nera: barista rapinato e ucciso Nove gli omicidi dall'inizio dell'anno: all'alba assassinato un uruguaiano, tre croati feriti in una sparatoria Milano nera: barista rapinato e ucciso Aveva reagito ai banditi, si salverà lo zio ferito MILANO. Sono le 18 e 10, in un bar di via Benadir 12 angolo via Derna, periferia Nord di Milano giusto a due passi da via Padova. Ci sono cinque avventori, la proprietaria, e nella zona ricevitoria lotto e schedine c'è il gestore Ottaviano Capalbo, 34 anni, dietro il banco, la fidanzata alla cassa e lo zio Gaetano di 53 anni. All'improvviso dagli ingressi del locale entrano due ragazzi vestiti con jeans, maglione e il volto coperto da passamontagna. Urlano: «Fermi tutti. Questa è una rapina». Il più alto si avvicina alla signora del bar e le chiede le chiavi per le casse delle slot machine mentre con una pistola puntata verso l'alto tiene la gente a distanza. In preda al panico la barista riesce a malapena a rispondere di non avere quelle chiavi. Il malvivente la raggiunge dietro il bancone e le ruba la borsetta impossessandosi del contenuto. Alla ricevitoria Ottaviano Capalbo ha appena consegnato all'altro rapinatore una borsa di plastica con i soldi delle scommesse. Lo zio Gaetano urla al nipote: «Ottaviano fermalo, quella è solo una scacciacani». Il ragazzo cerca di bloccare il criminale strattonandolo e tirandogli dietro uno sgabello. Per tutta risposta quest'ultimo si volta e spara come impazzito. Un colpo raggiunge Ottaviano alla gola, uccidendolo. L'assassino esce dal locale per raggiungere il complice che lo aspetta con il motorino acceso, mentre la compagna del giovane uomo sviene. Lo zio viene ferito da due colpi: si teme per la sua vita, solo in serata la paura si scioglierà di fronte a una prognosi di venti giorni. Si chiude così, con un altro morto e un altro ferito il giorno più nero di Milano in questo inizio d'anno nel segno sangue: nella notte c'era stata una sparatoria tra croati al bar teatro di corso Garibaldi e all'alba un uruguaiano era stato ucciso mentre tentava di fuggire da un appartamento di via Bruzzesi. E'dall'ihizio'dell'annoin tutto sono nove morti in nove giorni. Cifre da emergenza, che di certo non si atterWa'm1 fronte alla rispósfcerdelle forze dell'ordine: poche ore dopo l'omicidio di Edgardo Selek, due persone, fratello e sorella, sono stati fermati perché accusati del delitto. Entrambi cittadini di Monte^/ideo, vivevano nello stesso appartamento della vittima, al Lorenteggio. L'uomo, era agli arresti domici- liari per rapina, la donna si prostituiva. «• >.. mm «Non bisogna farsi prendere dal panico», frena le polemiche più rabbiose il procuratore aggiunto Gerar; do B^Àmbròsio. If aggiunge: «E' necessario un monitoraggio per vedere il fenomeno criminalità nella sua globalità». D'Ambrosio invita anche a fare attenzione, a non prendere di mira gli albanesi solo in quanto tali. «Non tutti sono violenti, alcuni vivono in condizioni disperate», assicura il numero due della procura. E un invito alla tranquillità arriva anche dal questore di Milano Giovanni Finazzo,fche pure ammette «la comprensibile preoccupazione per l'ondata criminale in città». Carlo Sangalli, presidente dell'Unione del Commercio, chiede un intervento di ordine pubblico e aiuti, anche fiscali, per i negozianti delle periferie. Ma la gente non ci sta. Ne sa qualcosa il vicesindaco De Corate: accompagnato dalla moglie Silvia Ferretto, consigliere regionale di Ab, si è presentato al bar-tabaccheria di via Benadir ed è «càio circondato da una folla inferocita chef ha protestato a lungo per i continui episòdi di violenza a Milano,.collegandoli con la presenza di extracomunitari. «Non è possibile, non possiamo più camminare, non possiamo più uscire di casa. Dovete fare qualcosa, siamo stanchi di questa situazione» hanno urlato. Luca Condoni Il protettore apugp Jg;^ro|jg: non tegna tei prendere dal panicaMa largente inferocita xàrconda il viceskwfec^accoraQ^iìar-tabacdiemsl 4 GENNAIO In piazza Esquilino un giovane edicolante, Salvatore Corigliano, 27 anni, viene gravemente ferito a colpi di pistola alla testa e all'addome alle 6 di mattina. Muore dopo due giorni di agonia E1 descritto come un bravo ragazzo, frequentatore della y parrocchia, impegnato nella solidarietà. 6 GENNAIO A Lissone, alle 4.30 dei mattino uno dei titolari del bar «Les Gorillas», Carlo Casati, viene ucciso a colpi di pistola da un pregiudicato da lui allontanato dal locale un'ora prima perché ubriaco. L'omicida, Francesco Gatta, di 37 anni, viene arrestato dai carabinieri mentre è ancora nella zona dell'omicidio. 9 GENNAIO Due rapinatori, con il volto mascherato, fanno irruzione in una tabaccheria di via Benadir 12, in prossimità di via Padova. Alla reazione del proprietario, sparano: ucciso il gestore e ferito lo zio Ippodromo SAN SIRO i PIAZZA FIRENZE PIAZZA ESQUILINO PI PIAZZALE BRESCIA 9 GENNAIO Via Bruzzesi, nelle prime ore del mattino. Un uomo, non ancora identificato, quasi certamente sudamericano, è raggiunto da alcuni colpi di pistola sparati all'interno di un appartamento e poi, mentre tenta di fuggire, sulle scale e per strada. Cade riverso a bordo di una Bmw rubata. Muore durante i trasporto in ospedale. W Fiera Campionaria PIAZZALI . f ' LÀ(ìOS|A PORTA GARIBALDI GARIBALDI ì < 1 PIAZZA DELLA REPUBBLICA VIA BENADIR STAZIONE CENTRALE PIAZZALE tORETO VJA BRUZZESI PORTA, -lARGORIOn DE JANEIRO1 CORSO INDIPENDENZA. | PIAZZALE DATEO „. PORTA « .ROMANA ' \ 6 GENNAIO Un albanese di 21 anni, Albert Vuokkri, viene ucciso a colpi di pistola in largo Rio de Janiero, nel quartiere di Città Studi, inutile, per lui, ogni tentativo di salvarlo, con una corsa fino all'ospedale San Raffaele. Probabile regolamento di conti, per un tentativo di inserimento^ nella malavita d'importazione 4 GENNAIO Nella notte fra domenica e lunedì, a Buccinasco, circondario milanese, Philip Rizzo Cascio, 34 anni, italo francese, noto per traffico di droga, viene ferito al volto con un colpo di pistola mentre arriva a casa in t auto. Trasportato a Legnano in coma, muore il giorno dopo BUCCINASCO 9 GENNAIO Regolamento di conti nell'ambiente della malavita di Milano: tre croati sono stati feriti a colpi di pistola - uno di loro in maniera grave - nella notte, nel bar «Teatro» di corso Garibaldi davanti agli occhi di diversi clienti. Il fatto di sangue è accaduto poco dopo l'una. I ° GENNAIO L'anno è cominciato da meno di tre ore quando, in piazzale Dateo, un uomo armato di pistola scende da un'auto e spara almeno 9 colpi verso tre persone: muoiono all'istante il viado brasiliano Paulo Barboza dos Santos, 29 anni, e un suo amico italiano, Pierfranco Talgati, 51 anni. Il cingalese Clement Nikson Watturu Tantirige, 27 anni, che sta rincasando, viene a sua volta colpito. Morirà al Policlinico tre giorni dopo. Nal grafico, giorno per giorno, i nove delitti che hanno insanguinato Milano