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Santander cresce a Torino Santander cresce a Torino Nel Sanpaolo Imi ora possiede il 5,52% MADRID. Il gruppo bancario spagnolo Santander ha aumentato la sua partecipazione nel gruppo italiano San Paolo-Imi al 5,52 per cento. Lo ha reso noto lo stesso Banco precisando che l'aumento rispetto alla quota precedente è dello 0,51% e che le azioni sono state acquistate sul mercato nell'ultimo mese e mezzo. Il Santander è entrato a far parte del nucleo stabile dell'Istituto bancario San Paolo di Torino, come socio di riferimento, nel '95, e ha poi mante¬ nuto tale posizione dopo la fusione del San Paolo con l'Imi. Con il gruppo italiano condivide anche la società finanziaria Finconsumo. Prima della fusione tra Sanpaolo e Imi, il Santander aveva il 6,8 per cento dell'istituto torinese e aveva sempre manifestato l'intenzione di riportare la sua quota ai livelli precedenti. L' aumento della partecipazione non contrasta con quanto previsto dai patti tra gli azionisti del nucleo stabile: la quota utile ai fini del voto, infatti, continuerà comunque ad essere limitata al 5 per cento. D' altra parte, a conferma dei buoni rapporti tra il Sanpaolo e la banca spagnola c'è anche la volontà, espressa lo scorso novembre, dall'istituto torinese di acquisire fino all' 1 % del capitale del Santander. Gli azionisti stabili del Sanpaolo-Imi sono: la Compagnia di San Paolo (16,16%), il Montepaschi di Siena (6,13%), il Banco di Santader (5,52%), l'Ifi-Ifil (3,94%), la Reale Mu- tua Assicurazioni (2,06%), la Kbc Bank (ex Kredietbank con 1' 1,16%). Hanno inoltre una quota superiore all' 1%, ma non fanno parte del nucleo stabile, la Fondazione Cariplo (2,8%) e la Ras (1,1%). Sanpaolo-Imi è stato conge¬ lato ieri in Borsa per un improvviso sbalzo di prezzo, che lo ha portato da 16,25 euro ( + 3,29%) a 14,2 euro (-9,74%). Secondo il dealer di una Sim, l'ordine che ha fatto scattare il blocco, attribuito ad un errore di immissione, è stato inserito in vendita da parte di una banca italiana. Dopo alcuni minuti Sanpaolo Imi è stato riammesso direttamente in negoziazione, registrando alcune oscillazioni e assestandosi alle 16,23 a quota 15,9 euro (+1,06%). Luigi Arcuti