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Alpini in festa a Ceva Sabato e domenica celebrazioni con le «penne nere» Alpini in festa a Ceva La fanfara per i 70 anni dell'Aria CEVA. Settantanni di Penne Nere nel Cebano. Un traguardo significazico, che gli alpini in congedo si accingono a festeggiare, ricordando il settantesimo anniversario di fondazione della sezione locale dell'Ana. Ceva si prepara ad accoghere, domani e domenica, centinaia di «veci» e di «boria», che commemoreranno anche la ricorrenza della tragica battaglia di Nikolajewska, avvenuta durante la Campagna di Russia del '43 e tomba di numerosi soldati piemontesi. Il programma delia «due giorni» alpina comincia sabato, alle 21, con l'intrattenimento nel teatro Marenco: si esibiranno la fanfara della Brigata Alpina Taurinense, la fanfara della sezione cebana e il coro «Penne Nere» di Saliceto. Nel foyer si potrà visitare una mostra fotografica e documentaria. La giornata «clou» dei festeggiamenti è prevista domenica, con la caratteristica adunata in piazza dei Cappuccini. Alle lo sono attesi gagliardetti e labari delle diverse sezioni e gruppi della zona, con varie rappresentanze delle altre associazioni d'Arma. La fanfara della Taurinense sarà alla testa del corteo che, percorrendo tutto il centro storico, raggiungerà il duomo, per la celebrazione della messa in memoria dei caduti di tutte le guerre, in particolare in terra russa. La funzione sarà preceduta dalla deposizione di una corona di fiori alla lapide che ricorda il sacrificio degli alpini al fronte, nella cappella dell'Addolorata. Alle 13 si potrà consumare il «rancio» nell'ex caserma Galhano, che fino a venticinque anni fa ospitava gli alpini e oggi è la sede dell'Ana. Nel pomeriggio, ancora festa con il suggestivo carosello della Taurinense. «Non potevamo lasciar correre il settantesimo compleanno della nostra associazione senza sottolinearlo in modo significativo - ha spiegato il presidente Massimo Gula -. Il nostro ricordo va a Giovanni Lano, per decenni animatore e presidente della sezione, che ci ha lasciato solo poche settimane fa», [p. s.] Da destra il cebano Massimo Gula e l'ex leader nazionale Ana Leonardo Caprioli