Etilometro, in un anno 150 «vittime»

Etilometro, in un anno 150 «vittime» La polstrada: «Nessuna persecuzione, abbiamo soltanto potenziato i controlli» Etilometro, in un anno 150 «vittime» Sono in aumento i casi di automobilisti ubriachi BLELLA. Ancora un automobilista denunciato per guida in stato di ebbrezza. Si tratta di un giovane del capoluogo, M. L., 23 anni, sorpreso ubriaco alla guida della sua auto la notte scorsa, dai carabinieri del Norm. Si tratta del primo caso del '99, mentre il '98 aveva fatto registrare circa 150 situazioni analoghe. Con un incremento, rispetto all'anno precedente, del 20 per cento. Nel 1997, infatti, gli automobilisti a cui era stato riscontrato un tasso alcolico nel sangue superiore ai limiti consentiti erano stati 125. Tutti severamente multati, con l'aggiunta della sospensione della patente come pena accessoria: da un minimo di 15 giorni a un massimo di 3 mesi. Come vanno interpretare queste cifre? «Il fenomeno spiega il comandante della pohzia stradale, Salvatore Sciuto - è dovuto in parte all'aumento di persone che fanno uso di alcolici, e in parte al maggior numero di controlli da parte di tutte le forze dell'ordine: sia la polizia sia i carabinieri. Ormai tutti siamo dotati degli strumenti necessari per il rilevamento del tasso alcolico». Molti automobilisti, però, si ribellano, definendosi «tartassati indiscriminatamente». Sotta accusa c'è il sistema adottato per stabilire l'ubriachezza: ci sono persone che, a causa di una particolare sensibilità al¬ l'alcol, vengono considerate in stato di ebbrezza per aver bevuto un solo bicchiere di vino o di birra. Altri, invece, possono anche assumere quantità notevoli di alcol e mantenere l'assoluto controllo delle proprie capacità. Dice un automobilista: «Per superare i limiti dell'etilometro bastano un bicchiere di birra o un caffé corretto. La soglia massima tollerata, insomma, è troppo bassa». Come si difende la polizia stradale? «Non entro nel merito delle scelte fatte dal legislatore - replica il commissario Sciuto , ma ci tengo a sottolineare che, nella maggior parte dei casi, il nostro intervento scaturisce da situazioni considerate a rischio. Per esempio quando vediamo un automobilista che procede a zig-zag, oppure che supera di molto i limiti di velocità o va contromano». Quanto alla presunta «persecuzione» degli automobilisti, il comandante della Stradale è categorico: «Respingo con forza quest'accusa. A darmi ragione ci sono le migliaia di persone che, pur bevendo regolarmente oltre i limiti, non sono mai state fermate, perché non hanno mai dato adito a sospetti. Intendo dire che, anche grazie alla loro capacità di reggere l'alcol, questi automobilisti usano più prudenza degli altri nella guida». Franco Piras Sono aumentati del 20 per cento, nel '98, i casi di «guida in stato di ebbrezza»

Persone citate: Franco Piras, Salvatore Sciuto