L'inceneritore della paura

L'inceneritore della paura Questionario sui rifiuti. Gli ambientalisti: «E' tendenzioso» L'inceneritore della paura In Bassa Valle temono l'impianto HONE. Questionario informativo, oppure primo passo verso un inceneritore in Bassa Valle? Gli ambientalisti sono perplessi, di fronte all'iniziativa dell'assessorato ì ìgionale della Sanità, che in questi giorni sta inviando a 3 mila famiglie valdostane, scelte a campione, altrettanti questionari dedicati al problema della gestione dei rifiuti solidi urbani. Ventidue domande ad ampio raggio, tipo «E' attuata nel suo Comune la raccolta differenziata?» oppure «Crede sia utile promuovere la produzione di concime domestico utilizzando la parte organica dei rifiuti?». Ma a lasciare perplessi gli ambientalisti sono le ultime quattro domande del questionario, scritte con una prosa che sottointende il giudizio positivo verso un inceneritore. A lanciare l'allarme è il «Comitato Sos inceneritore» costituito da residenti di Bassa Valle e Canavese, da tempo impegnato in una lotta ambientalista per evitare la costruzione, tra Quincinetto e Donnas, di un inceneritore destinato a smaltire i rifiuti del «Bacino 17» del Piemonte (valli di Lanzo, Cirié, Alto Canavese) e della Bassa Valle d'Aosta, previsto dal piano piemontese. Ecco le domande su cui si accentrano i dubbi del Comitato: «E' a conoscenza del fatto che il decreto Ronchi individua fra le forme di riutilizzo dei rifiuti anche l'incenerimento finalizzato al recupero di energia e calore?»; «E' a conoscenza che proprio l'incenerimento è nel Nord Europa il sistema di smaltimento più diffuso abbinato ad una corretta raccolta differenziata dei rifiuti?»; «E' a conoscenza che da un'indagine svolta dall'Associazione Imprese Servizi Ambientali emerge che uno dei problemi principali legati aJJl'in.cenerimento, djeirifiuti rappresentato dalle emissioni dei fumi, può considerarsi superato dalle attuali tecnologie?». E infine: «E' a conoscenza che le politiche energetiche europee prevederanno per il futuro l'obbligo di produrre energia utilizzando anche fonti rinnovabili (tra cui i rifiuti) e lo sfruttamento dell'energia e del calore prodotto dagli inceneritori?». L'assessore Roberto Vicquéry sbotta irritato: «Cosa c'entra l'inceneritore? Noi voghamo sondare le conoscenze della popolazione, c'è troppa disinformazione nell'ambito dei rifiuti. E quella poca informazione, è strumentalizzata. Ricordo comunque che Incenerimento è previsto dal decreto Ronchi, noi stiamo chiedendo alla gente di tutta la Valle quali siano le conoscenze in materia di smaltimento dei rifiuti. Tutto qui». Silvino Morosso, del «Comitato Sos inceneritore», da Hòne ribatte: «L'iniziativa è strumentale, basta leggere le ultime quattro domande, decisamente tendenziose. Dalla prima parte del documento, si capisce che la Valle ha ancora molto da fare in tema di raccolta differenziata. Le ultime quattro domande sembrano invece voler far entrare nella testa della gente, soprattutto in Bassa Valle, l'idea che un inceneritore si può costruire senza problemi». Aggiunge Morosso: «E allora è bene dire alla gente anche altre cose. Ad esempio, che in Francia su 71 inceneritori sottoposti a controlli, soltanto 3 sono risultati in regola. E ben 6 sono stati chiusi perché rilasciavano una quantità di diossina (causa della tragedia di Seveso, ndr) superiori di mille volte, e ripeto mille volte, ai valori previsti dalle leggi europee». Ma cosa si sa di un possibile inceneritore in Bassa Valle? «Nulla, a livello ufficiale - dice Morosso -. Tuttavia abbiamo saputo, a livello informale, che una possibile area è Gran Vert di Donnas, do¬ po la centrale Ferrerò. E sappiamo anche che c'è stato un gruppo di studio tra Piemonte e Valle d'Aosta per studiare il progetto. Noi prepareremo assemblee pubbliche, per informare la gente su cosa significhi un inceneritore, prima di essere scavalcati da decisioni provenienti dall'alto». Stefano Sergi Il compattatore di Brissogne, il cui funzionamento è oggetto di domande sul questionario distribuito dalla Regione

Persone citate: Roberto Vicquéry, Silvino Morosso, Stefano Sergi

Luoghi citati: Brissogne, Donnas, Francia, Hone, Piemonte, Quincinetto, Seveso, Valle D'aosta