I negozianti: è troppo presto di Alessandro Mondo

I negozianti: è troppo presto I negozianti: è troppo presto La Regione sta preparando la nuova legge Troppo in anticipo, troppo lunghi, troppo consistenti. Sano sostanzialmente tre le obiezioni che le associazioni dei commercianti torinesi muovono ai saldi così come si propongono ora, pronti a ribadirle in Regione non appena verranno convocate per (lire la loro sulla nuova normativa in fase di elaborazione. Il percorso burocratico per varare il testo che disciplinerà la materia - in linea con quanto previsto dal decreto Bersani e dalla legge Bassanini - è già stato definito. Gilberto Pichetto, assessore regionale al Commercio, si dichiara ottimista. «A giorni depositeremo il disegno di legge in giunta, una volta approvato inizieranno le consultazioni con le associazioni di categoria e dei consumatori per definire nei dettagli tutte le norme - spiega - Da fine febbraio conto di portarlo in Consiglio regionale». No comment sui tempi, ma non si esclude di essere operativi in vista dell'autunno. Due le scadenze, inverno ed estate - «la nostra proposta riguarda indicativamente i mesi di gennaio e luglio», aggiunge Pichetto -, nulla di definito sui periodi e la durata: la Regione sta valutando se lasciare ad ogni Comune o ad ogni ambito territoriale la possibilità di decidere autonomamente le scadenze. Idee chiare da parte dei commercianti su un fenomeno che interessa oltre 2 mila esercizi dei chea 15 mila presenti a Torino. «Quello dei saldi è ormai un mercato falsato - interviene Antonio Carta, segretario generale Confesercenti -. Le scadenze devono slittare: diciamo a fme gennaio per il periodo invernale». E per quello esdvo? «Non prima di fine agosto, inizio settembre. Sono cambiate le stagioni. E poi non si ragiona più come una volta: anche chi ricorre ai saldi si toghe lo sfizio di qualche acquisto nel corso dell'anno». Ma ad essere falsato è il concetto stesso di saldo, precisa Mario Costantini, Adiconsum: «Molte ditte approfittano dell'occasione per svuotare i magazzini della merce vecchia di anni...». Eccessiva anche la durata, peri commercianti: «Troppi due mesi, ne basta uno», riflette Carta. D'accordo l'Ascom, che in aggiunta sollecita saldi più contenuti. Richieste che molto probabilmente non incontreranno il gradimento dei consumatori. «Bisogna anche considerare le esigenze di chi gestisce un'attività - spiega Alfredo La Penna, presidente dell'associazione di via Roma - Trovo illogico partire con i saldi fin dal 7 gennaio». In linea anche Alfredo Pisapia, leader dell'associazione piazza Castello: «Prendiamo il Natale: chi non deve fare un regalo preferisce rimandare. Morale: l'iniziativa dà un respiro di sollievo agli esercenti, è vero, ma partendo troppo presto finiscono per darsi la zappa sui piedi». Alessandro Mondo IO PUNTI

Persone citate: Alfredo Pisapia, Antonio Carta, Gilberto Pichetto, Mario Costantini

Luoghi citati: Torino