Saldi, risparmio oppure beffa?

Saldi, risparmio oppure beffa? Da oggi a Savona prende il via la tradizionale operazione in 150 negozi Saldi, risparmio oppure beffa? Norme poco chiare anche per i commercanti SAVONA. Via ai «saldi» in 150 negozi di Savona. Da oggi parte la tradizionale campagna di vendite di fine stagione. Un appuntamento che negli ultimi anni ha assunto proporzioni sempre più massicce, 'oinvolgendo la quasi totalità dei negozi di abbigliamento. Sono proprio le boutique ad usufruire maggiormente di questa opportunità offerta della legge per vendere la merce che a fine stagione subirebbe un notevole deprezzamento. L'avvio dei «saldi» subito dopo le feste tuttavia fa discutere. I consumatori corrono il rischio di vedere in vetrina a prezzi scontati del 30 o 50 per cento la stessa merce che prima di Natale avevano pagato a prezzo intero. Un risparmio che talvolta ha il sapore della beffa. Gli stessi commercianti sono dubbiosi su questi «saldi» generalizzati che arrivano insieme al carbone della Befana. «La normativa sui saldi non è per nulla soddisfacente - dice Franco Zino della Confesercenti -. Le vendite di fine stagione non dovrebbero avvenire ai primi di gennaio, quando l'inverno finisce solo a metà marzo. La vicinanza con il periodo delle feste mette in difficoltà anche noi. Sarebbe megho che i saldi venissero liberalizzati, consentendo ad ogni negoziante di effettuare le vendite con sconti speciali in vari periodi dell'an¬ no, a seconda deUe necessità. In questo modo anche la tensione e le aspettative della clientela sarebbero diluite lungo l'arco dell'anno». Comunque ieri la maggior parte dei negozianti savonesi, approfittando della giornata di chiusura per l'Epifania, ha cominciato ad allestire le vetrine per le vendite di fine stagione. I più previdenti si erano già preparati dopo Capodanno. Per quanto riguarda i consumatori, restano alcune regole fondamentali per evitare acquisti facili ma a rischio. L'acquirente può chiedere al venditore il prezzo originario della merce in saldo che intende comprare. Del resto i commercianti hanno l'obbligo di esporre oltre al prezzo di saldo anche quello precedente del prodotto. I negozianti non possono rifiutare il pagamento con le carte di credito con la scusa che si tratta di prodotti scontati. Se il prodotto acquistato è difettoso, il negoziante deve risarcire il cliente oppure proporre uno sconto più elevato. Per evitare brutte sorprese, è comunque buona regola controllare le etichette di manutenzione e confezione della merce. Infine, quando i commercianti praticano sconti superiori al settanta per cento, devono distinguere la merce per fasce di promozione, in modo da evitare quella che è definita pubblicità ingannevole. [e. b.] Da oggi in almeno 150 negozi del capoluogo inizia la stagione dei saldi specie nel settore abbigliamento

Persone citate: Franco Zino

Luoghi citati: Savona