In Cattedrale Oggi i funerali di Carlo Cavalla

In Cattedrale Oggi i funerali di Carlo Cavalla In Cattedrale Oggi i funerali di Carlo Cavalla CAS' .E. Il cardinale Giovarmi Saldariiù arcivescovo di Torino, e quasi tutti i vescovi piemontesi celebrano oggi alle 10 in Cattedrale i funerali di monsignor Carlo Cavalla, vescovo di Casale dal 1971 al 1995, morto d'infarto lunedì a 79 armi. Monsignor Cavalla, nativo di Villafranca d'Asti, era giunto a Casale da Roma, dopo una lunghissima esperienza di assistente nell'Azione cattolica. E durante l'episcopato, precorrendo i tempi, proprio al laicato dedicò molta attenzione, affidando responsabilità importanti e valorizzando in particolare il ruolo delle donne. Fu pure r«inventore» delle assistenti pastorali: le volle dirette collaboratrici dei sacerdoti in quelle parrocchie in cui la presenza del parroco non poteva essere costante. Allo stesso modo, tra i primi vescovi in Piemonte, promosse e sostenne tra i laici il diaconato permanente (e non a caso il primo diacono permanente ordinato da Cavalla fu un operaio, sposato), sempre con l'obiettivo di dare un sostegno all'attività pastorale dei parroci in una diocesi, come quella monferrina, in cui la crisi delle vocazioni e l'elevata età media del clero ogni anno fanno sentire sempre più i loro effetti. Molto si è detto a ricordo di monsignor Cavalla in questi giorni. Qualche volta il presule raccontava che la vocazione sacerdotale sua e dei tre fratelli (uno dei quali fu vescovo di Matera) era stata preconizzata prima ancora della loro nascita alla madre da San Giovanni Bosco. Una vita nel segno della Chiesa, quindi. E alla Chiesa italiana monsignor Cavalla diede sempre molto. Gli vennero offerti anche prestigiosi incarichi: di diventare arcivescovo di Napoli e, per due volte, arcivescovo di Torino. Scelse di restare a Casale. Dopo aver lasciato la guida della diocesi, accettò di entrare nel Cominato nazionale per l'Anno Santo del Duemila. Un incarico che, insieme alla sua attività di conferenziere e di predicatore di esercizi spirituali, lo ha portato in giro per l'Italia e all'estero. «Forse ho preteso troppo da questo mio corpo, e mi sono affaticato» commentava domenica in ospedale. Poche ore dopo, è stato colpito dal malore che gli è stato fatale. [m. fa.] Il vescovo Carlo Cavalla Il vescovo Carlo Cavalla

Persone citate: Carlo Cavalla

Luoghi citati: Italia, Matera, Napoli, Piemonte, Roma, Torino, Villafranca D'asti