Un «ed» di letizia Romiti di Leonardo Osella

Un «ed» di letizia Romiti Inciso dalla organista docente al Conservatorio di Alessandria Un «ed» di letizia Romiti Brani dal repertorio del '600 e '800 ALESSANDRIA. Letizia Romiti, come tutti gli organisti che si rispettano, ha il gusto della scoperta, o meglio della riscoperta (non c'è praticamente chiesa in Italia che non custodisca un organo degno in qualche misura di essere «sperimentato» dagli esecutori). La professoressa Romiti, docente al Conservatorio di Alessandria, si è distinta negli ultimi tempi per due «escursioni» nella provincia di Torino, inaugurando uno strumento appena restaurato in Val Pellice e firmando un disco che documenta le qualità foniche ed espressive dell'organo conservato nella chiesa di San Grato Vescovo a Vallo di Caluso. Quest'ultimo strumento ha una storia lunghissima di manomissioni, ampliamenti, smontaggi e rimontaggi. Addirittura fu spostato da una chiesa all'altra con rimaneggiamenti architettonici e acustici a dir poco discutibili. I più recenti interventi lo hanno tuttavia riportato a una situazione assai vicina a quella più antica: un organo costruito da Antonio Maria Bonetta nel 1730 ma rispondente ancora ai gusti di fine Seicento, e successivamente (1771) arricchito da Giuseppe Ramasco. L'inaugurazione del restauro avvenne nel giugno 1995 e ora il compact disc, registrato da Letizia Romiti per la serie Antichi Organi del Canavese della Casa Editrice Leonardi di Milano, documenta chiaramente in circa 50 minuti di ascolto le peculiarità dello strumento. La scelta dei brani ha posto più di un problema, poiché alla presenza di un organo tipico dell'organaria piemontese dell'epoca non corrisponde una coeva produzione musicale di adeguato valore. Da qui la decisione di «pescare» in un mare piuttosto ampio, che va dal Frescobaldi delle Toccate e dei Capricci ad un Ferdinando Provesi rappresentato da una sinfonia richeggiante addirittura il Rossini più brillante. Ma l'antologia rappresenta soprattutto la produzione meridionale: contraddizione solo apparente, spiega la stessa Romiti, dato il ricco scambio culturale di quei tempi fra Piemonte e Sud. Leonardo Osella L'organista Letizia Romiti

Persone citate: Giuseppe Ramasco, Letizia Romiti

Luoghi citati: Alessandria, Caluso, Milano, Piemonte, Torino