Investe una bambina sulle strisce e fugge

Investe una bambina sulle strisce e fugge Caccia al pirata che di sera in corso Moncalieri è passato con il semaforo rosso Investe una bambina sulle strisce e fugge La tredicenneferita: ho visto in faccia quell'uomo Adesso che è a casa, accanto alla mamma, e che è sicura di essersela cavata solo con un paio di contusioni di poco conto, al mento e una gamba, Chiara Vignati, 13 anni, racconta la sua avventura con un'encomiabile tranquillità. Quasi con distacco. Ma certo alla sua età essersi trovata investita, sulle strisce e a semaforo verde, e «caricata» sul cofano di un'auto passata col rosso, dev'essere stata una brutta esperienza. Tanto più che l'investitore - che ha visto in volto, attraverso il parabrezza, a pochi centimetri dal suo naso - se n'è andato senza fermarsi e senza minimamente accertarsi se si era fatta male, non appena lei è «scesa» dal cofano. Chiara, più che spaventata, è indignata: «L'ho visto bene. Ha allargato le braccia, come volesse dire "che posso farci". E se n'è andato. Almeno poteva fermarsi e chiedermi scusa». Un «pirata» a cui è andata bene. Ma un potenziale pericolo, dato il suo inqualificabile modo d'agire. Commenta la mamma di Chiara, Anita Tabacco: «Fosse stato un giovane, si potrebbe anche capire, anche se è difficile giustificare un simile comportamento. Ma era una persona anziana, certamente oltre i 65 anni. E aveva una signora accanto. Se n'è andato come se non fosse successo nulla. Inconcepibile». E' accaduto alle 19 di mar- tedi in corso Moncalieri, al semaforo di via Sabaudia. Chiara, che aveva trascorso il pomeriggio da una famiglia amica, tornava da sola verso casa (abita all'inizio di strada Cavoretto), ed ha attraversato con semaforo verde. Improvvisamente si è sentita sollevare da un'auto («scura e vecchia, ma non saprei la marca», dice) che proveniva da Moncalieri e si è trova¬ ta col viso contro il parabrezza. «Mi ha solo aiutata una signora, che ha inveito contro l'auto che si allontanava e si è assicurata che non fossi ferita. Nessun altro ha mosso un dito. E nessuno ha neppure preso il numero di targa. Io ho solo visto la sigla To, piangevo, ero spaventata». A casa ci è arrivata da sola, fermandosi ad una cabina telefonica per avvertire la mamma che tardava e perché. Ma tranquillizzandola subito. Una ragazzina coraggiosa e di buon senso, insomma. Buon senso che invece è totalmente mancato al «pirata» e alla sua compagna: hanno visto che stava in piedi da sola, che apparentemente stava bene, e hanno preferito scappare senza neppure scendere. Meno grane, nessuna perdita di tempo. Nella sera della Befana non hanno voluto perdere un minuto per accertarsi sulle condizioni della ragazzina investita. E chiedere scusa per l'imprudenza. Quelle scuse che a Chiara sono mancate tanto. [g. b.] Chiara Vignati qui con la madre «L'ho visto bene il mio investitore Ha-allargato le braccia come volesse dire "non posso farci niente" Almeno poteva fermarsi e chiedermi

Persone citate: Anita Tabacco

Luoghi citati: Moncalieri