Wall Street euforica batte tutti i record

Wall Street euforica batte tutti i record Ottima giornata in Asia. New York s'impenna grazie all'edilizia. Dow Jones oltre 9500. Milano chiusa Wall Street euforica batte tutti i record Galoppano le Borse, dollaro in recupero su euro e yen ROMA. Giornata indimenticabile per le Borse mondiali, tutte sotto il segno del «toro», con il New York Stoch Exchange che vede l'indice Dow Jones superare prima il proprio record storico (quei 9374,27 punti raggiunti il 23 novembre dello scorso anno) poi, di slancio, andare per la prima volta oltre la soglia psicologica dei 9400 punti, e infine sfondare anche il muro dei 9500 punti. Non solo. A livelli record è salito anche l'indice composito del Nasdaq, toccando a metà seduta un picco storico di 2289,81. Insomma, ottimismo ed euforia l'hanno fatta da padroni, mettendo nel dimenticatoio ogni forma di cautela. Che la giornata fosse positiva si era visto fin dagli inizi, con i segnali venuti dall'estremo oriente. Il rally era partito con i rialzi di Tokyo (+1,78%) e di Hong Kong (+3,47%), favoriti dalla chiusura positiva di Wall Street la sera precedente. Sulla loro scia le borse del Sud-Est asiatico hanno chiuso la giornata di ieri in volo, con balzi in maggioranza di oltre il 4 per cento: Singapore ha guadagnato il 5,68 per cento, Giakarta il 4,50%, Bangkok il 6,35%, Kuala Lumpur il 3,27% e Manila il 3,63 per cento. Dall'Asia all'Europa il «toro» ha proseguito la sua corsa sulle piazze azionarie, dopo la parziale correzione di martedì nel Vecchio Continente che aveva in parte assorbito i forti rialzi realizzati nel D-day della moneta unica. La giornata è partita di slancio, no- nostante l'andamento ridotto per la festa dell'Epifania (chiusa Piazza Affari), con una pioggia di denaro e a far da locomotiva è stata Francoforte che guadagnava fin dalle prime battute il 2,38%, sospinta dai titoli automobilistici. Sul fronte valutario si è registrata invece, sempre ieri, una ripresa del dollaro. Il dato record sulla vendita di nuove case negli Stati Uniti in novembri!, e l'andamento spumeggiante di Wall Street, dove tutti gli indici principali facevano registrare nuovi massimi, ha dato una forte spinta al biglietto verde che ha preso a riguadagnare terreno sulle altre monete. Contro l'euro, la valuta americana ha segnato 1,1723 (1,1743 alla rilevazione odierna del Sebc). Contro lo yen, il dollaro ha toccato 112,45 (ben sopra il minimo di 111,63), mentre il cambio euro/yen è a 113,80 (113,42 alla rilevazione del ^§abcjj. .La valuta giapponese è da martedì in netta ripresa, grazie al probabile ritorno in patria di parte dei capitali fuoriusciti nei mesi scorsi a causa della crisi finanziaria. Sul mercato a termine, infine, chiusura in forte rialzo per i futures sul Btp decennale. Il contratto di marzo ha chiuso a 114,76 (22 centesimi sopra la chiusura di martedì). Tornando alle piazze borsistiche europee, i listini hanno fatto il pieno di rialzi che si sono accentuati nel pomeriggio dopo che Wall Street ha raggiunto e superato il suo record (il Dow Jones ha poi chiuso a 9543,43 punto). A guidare i guadagni, in Europa come negli Usa, i titoli delle società di telecomunicazioni e del settore auto, spinti dai dati sui profitti e dalle voci di alleanze o fusioni. A tenere banco, tra gli operatori, sono stati infatti le azioni Cable and Wireless (la compagnia britannica ha annunciato un aumento del 53% dei propri abbonati nel mondo lo scorso anno), Vodafone (che martedì ha rilanciato, rispetto a Bell Atlantic, per il controllo di Airtouch), e Colt (su voci di una scalata da parte di Ntl). «Si stima che il settore in Europa debba crescere ancora - affermano gli analisti - e ci si aspetta un periodo di alleanze e acquisizioni». Grande successo anche per i titoli automobilistici, dove le speculazioni sulle possibili novità in casa Bmw, Fiat, Volvo, Renault e Peu^t^a^ujp^ovimentato ilistini. I migliori risultati, però, sembrano averli conseguiti DaimlerChrysler (grazie ai risultati di dicembre del suo «braccio» americano) e Volkswagen. Nel Vecchio Continente (con Milano, chiuse le Borse di Madrid e Stoccolma) a guidare la carica, come dicevamo, è stata Francoforte che ha messo a segno un +3,41%, nella sua terza giornata positiva dall'euroday. E un incremento di oltre il 3% lo ha registrato anche Amsterdam (+3,03%), mentre Parigi si è fermata al + 2,24%. Fuori dalla zona dell'euro brilla la Borsa di Londra con mia performance nettamente al di sopra della media e una chiusura in forte rialzo. L'indice FT100 ha terminato la sessione con un guadagno di 190,6 punti (+3,2%), il più alto in termini percentuali dal 20 ottobre 1998 (a 6148,8) a soli 30,2 punti dal record storico di 6179. E' proseguito anche il buon momento della borsa di Zurigo: l'indice Smi delle blue chip ha fatto segnare ieri una crescita dell'1,63% a 7668,8 punti (terzo rialzo consecutivo). Francesco Bullo riguadagnare terreno sulle altre monete. Contro l'euro, la valuta americana ha segnato 1,1723 1,1743 alla rilevazione odierna del Sebc). Contro lo yen, il dollaro ha toccato 112,45 (ben sopra il minimo di 111,63), mentre il cambio euro/yen è a 113,80 (113,42 alla rilevazione del ^§abcjj. .La valuta giapponese è da martedì in netta ripresa, grazie al probabile ritorno in patria di parte dei capitali fuoriusciti nei mesi scorsi a causa della crisi finanziaria. Sul mercato a termine, infine, chiusura in forte rialzo per i futures sul Btp decennale. Il contratto di marzo ha chiuso a 114,76 (22 centesimi sopra la chiusura di martedì). Tornando alle piazze borsistiche europee, i listini hanno fatto il pieno di rialzi che si sono accentuati nel pomeriggio dopo che Wall Street ha raggiunto e superato il suo record pche il settore in Europa debba crescere ancora - affermano gli analisti - e ci si aspetta un periodo di alleanze e acquisizioni». Grande successo anche per i titoli automobilistici, dove le speculazioni sulle possibili novità in casa Bmw, Fiat, Volvo, Renault e Peu^t^a^ujp^ovimentato ilistini. dell'euro brilla la Borsa di Londra con mia Il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder ,*0j Il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder

Persone citate: Francesco Bullo, Gerhard Schroeder