Processo per il delitto del cimitero L'imputato: «Vidi un altro giovane in fuga»

Processo per il delitto del cimitero L'imputato: «Vidi un altro giovane in fuga» Processo per il delitto del cimitero L'imputato: «Vidi un altro giovane in fuga» BORGOMANERO. S'inizia lunedì 18 gennaio in Corte d'Assise a Novara il processo per il delitto del cimitero della Sorga, l'episodio che ha scosso la città e i paesi vicini nelle festività di fine anno tra il '97 e il '98. Marco Bottini, trent'anni, residente a Borgomanero in via Leonardo da Vinci 17 nella frazione di Santa Cristina, comparirà davanti al giudice per rispondere dell'imputazione di omicidio volontario. L'operaio è accusato dell'omicidio di Maria Luigia Poletti, la pensionata di Cureggio trovata in un lago di sangue il pomeriggio del 29 dicembre del '97 nella propria auto Y10 parcheggiata nel piazzale del cimitero. La donna cessò di vivere la sera stessa, alle 23,30, all'ospedale Maggiore di Novara, dove era stata ricoverata in condizioni disperate. Bottini era stato arrestato poche ore dopo. Nella sua abitazione furono trovati abiti sporchi di sangue. Ma l'operaio di Santa Cristina ha sempre negato di essere il responsabile del delitto. Aveva subito detto di essersi recato quel pomeriggio al cimitero per fare una visita alla tomba del padre e di avere visto all'uscita l'autovettura di Luigia Poletti con la portiera aperta. Incuriosito si era avvicinato, aveva visto la donna sanguinante e si era spaventato: aveva anche toccato il corpo forse per accertarsi delle condizioni e così si era sporcato di sangue. Poi era fuggito a casa. Questa la versione del giovane che non ha mai cambiato il suo racconto. Bottini ha aggiunto di avere visto, sia mentre si recava al cimitero, sia all'uscita, non lontano dalla vettura della vittima, un giovane con un motorino. Questo elemento non ha trovato nessuna conferma. Tra i testimoni ascoltati in fase istruttoria nessuno ha visto il secondo giovane nè ha udito il rumore del motorino che si sarebbe allontanato dal cimitero. Un altro punto interrogativo, che certamente verrà ripreso nel dibattimento, è costituito dalla mancanza dell'arma: non è stato trovato l'oggetto (una chiave inglese?) con cui è stata colpita la Poletti. Del delitto sono state eseguite due ricostruzioni, una ancora all'inizio della settimana scorsa. L'avvocato difensore di Bottini, Sergio lavelli, ha preannunciato che il 18 gennaio chiederà una perizia psichiatrica di parte. Marcello Giordani L'imputato Marco Bottini, trent'anni, e la vittima Maria Luigia Poletti

Persone citate: Luigia Poletti, Marcello Giordani, Marco Bottini

Luoghi citati: Borgomanero, Cureggio, Novara