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Fate e folletti liguri nelle poesie di «Gerry» ALLA RIBALTA Fate e folletti liguri nelle poesie di «Gerry» GALBENGA ERRY Delfino, uno dei più noti ed appassionati librai della provincia di Savona, ha lasciato per ima volta la sua professione di venditore di libri per diventare scrittore di libri. O, meglio, scrittore di poesie, che ha pubblicato nella sue «Edizioni del Delfino Moro», impaginate in forma mirabile (come fosse un piccolo album da disegno) ed accompagnate da un mondo brulicante e silenzioso di gnomi, fatine, vegliardi, ragazze con ghirlande sul capo ed ah ampie e leggere di farfalla, scaturiti con grande coerenza e sapienza dalla matita del pittore Franco Grassi. Il titolo della raccolta di liriche, che percorrono il territorio ligure ed ingauno in particolare, è «La mappa dei miei sogni ovvero "Liguria, l'isola che non c'è", ovvero "Fatine, folletti, gnomi, luoghi e paesi"». La raccolta, composta da 38 poesie, «scritta cancellata e riscritta dal 1960 al 1998», come avverte l'autore: «E' la realizzazione della promessa fatta a Sylvana De Riva in "Due liguri" del 1996». A corredo delle poesie il volume porta ima mappa dei luoghi delle fate, dei folletti e degh gnomi della Liguria. Efficaci le rappresentazioni paesistiche: Lusignano d'Albenga diventa «biscia paese,/ impastata di pietre/ di fiume», Castelvecchio di Rocca Barbena («consunte e grigiolate pietre,/ albe cornici alle finestre»), Isola Gallinara («Racconto/ di antiche sere/ cariche di storia»), Loano («Tra sassi rosa/ il Nimbalto/ saluta il vecchio ponte»), Le Cinque Terre («Tra profumo/ di uve e/ sudore di gente», Bussana («Rovine ormai/ d'arte»), Nava («Terra aguzza,/ stretta via,/ acqua furiosa»), Taggia («Strade che sanno/ di medioevo/ e nobiltà/ e santi»), Valle d'Andora («Il Menila/ striscia/ fra gli amari/ oleandri traditori»), Val Lerrone («Sempre più stretta,/ a ritroso/ imbuto/ verde/ sereno»), Marmoreo («Vista incredibile/ di tanti paesi»). Romano Strizioli L'editore e poeta Gerry Delfino