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Sert, ora ricomincia la telenovela E Luca Martino dei ds sferra un duro attacco al vescovo Lafranconi Sert, ora ricomincia la telenovela In Comune tornano alla ribalta vecchie ipotesi SAVONA. Il Comune torna ad occuparsi di Sert con una riunione della terza commissione che ieri sera ha ripassato in rassegna varie proposte per collocare la distribuzione del metadone. Da segnalare l'attacco frontale e duro dell'esponente dei ds, Luca Martino, al vescovo reo di non aver preso posizione dopo la sollevazione di via S. Lucia contro i pazienti del Sert. Sfumata l'ipotesi di via S. Lucia, Comune e Asl si accingono a scrivere nuove puntate di una telenovela che appare davvero senza fine. Ieri sera gli interventi dei commissari dei diversi schieramenti politici hanno fatto pensare i più a un film già visto. Ancora una volta sono riemerse ipotesi già vagliate, discusse, votate e perlopiù bocciate o dal Consiglio o dal manager dell'Asl Davide Amodeo. Metadone a Valloria (Bottaro, Ghigo Gaspari, Nicolich), oppure alle ex scuole Corredini (proposta socialista), o ancora a Vii- la Zanelli (Costantini) o meglio in via Carpentieri (Tuvé). Inattesa la presa di posizione di Luca Martino (ds) che sulla vicenda di via S. Lucia e dell'iniziativa con cui gli abitanti hanno privato l'Asl dei locali scelti per il metadone, ha detto: «E' preoccupante che nessuno in città abbia fatto sentire una voce contraria all'iniziativa degli abitanti di via S. Lucia. E mi meraviglio anche del vescovo al quale, invece di indignarsi per gli sgravi lei alle coppie di fatto 0 invece di parlare della Carisa, non è passato neppure per la mente di prendere una posizione a favore di fasce deboli come 1 pazienti che si sottopongono alla terapia metadone dopo il caso di via S. Lucia». Silvia Bottaro (gruppo Gervasio) ha anche attaccato la maggioranza addebitandole la responsabilità del «flop» di via S. Lucia: «Con i vostri voti e il potere che avete non siete stati capaci di gestire la vicenda del Sert, tanto che oggi siamo ancora qui a discutere delle stesse cose». Varaldo (Rifondazione) ha invece definito l'epilogo del caso via S. Lucia un autentico ricatto nei confronti di Asl e Comune, [p. p.] Il manager Davide Amodeo