Tra sindacati e imprese lungo incontro davanti al presidente Giuliano Gallanti di Alessandra Pieracci
Tra sindacati e imprese lungo incontro davanti al presidente Giuliano Gallanti Tra sindacati e imprese lungo incontro davanti al presidente Giuliano Gallanti Sicurezza in porto, c'è l'accordo I sindacati revocano lo sciopero di venerdì GENOVA. Tutti i giovani che entreranno a lavorare in porto dovranno avere una dettagliata informazione sui rischi cui possono andare incontro: la casistica degli incidenti sulle banchine (7 morti in due anni) conta infatti tra le vittime soprattutto i giovani, perchè meno coscienti dei pericoli e privi della guida degli anziani, ormai dispersi da esodi e prepensionamenti. Questo, in sintesi, il senso del tavolo tecnico che sarà istituito tra Autorità portuale, sindacati, terminalisti e aziende sanitarie. La decisione, che ha scongiurato la minaccia di uno sciopero generale annunciato per venerdì 8, è stata presa ieri, durante una riunione operativa «a porte chiuse» che ha fatto registrare il pienone a Palazzo San Giorgio. Le delegazioni sono state poi sfoltite per arrivare a una trentina di persone che si sono chiuse nella stanza accanto all'ufficio del presidente dell'Autorità Portuale Giuliano Gallanti. Le parti dovranno definire il «percorso necessario a configurare la formazione specifica di base per l'accesso al lavoro portuale» e per allestire «il programma stesso di formazione e aggiornamento sulla sicurezza». Inoltre, tra sindacati e imprese è maturata l'intesa per avviare un coordinamento tra i rappresentanti dei lavoratori addetti ai compiti di sorveglianza (Rls) e, nel documento firmato a palazzo San Giorgio, è emerso l'impegno comune per richiedere al governo una «compiuta definizione dei poteri ispettivi dell'Autorità, specie per i poteri di intervento e sanzionatoli degli stessi ispettori». Il tavolo avrà riunioni plenarie almeno trimestrali, mentre il gruppo di lavoro avrà incontri più frequenti. Il presidente Gallanti ha definito la riunione «lunga e difficile», ma «caratterizzata da una forte spinta di collaborazione e non più di contrapposizione per risolvere la questione determinante della sicurezza». Gallanti ha ricordato come Genova rappresenti un «livello di avanguardia tra i porti mediterranei». Questo anche se negli ultimi 9 mesi ben tre persone hanno perso la vita sulle banchine, regalando al porto il triste primato di principale causa delle morti bianche in Liguria. Il 23 dicembre ha perso la vita Andrea Bellini, giovane stagista travolto dal pianale di un carrello manovrato da un amico; il 13 agosto un marittimo cinese a bordo di mia portacointamers era precipitato nella stiva; a luglio al terminal Messina un autoarticolato aveva investito Furio Dellacasa; a poca distanza, tre mesi prima, Luca Chiarini, 26 anni, era stato travolto da una benna portacointainer. I sindacati che chiedevano maggiori garanzie in materia di sicurezza sembrano ora soddisfatti. «E' un'importante salto di qualità dei rapporti dopo un'estate in cui lo spazio di trattativa era rimasto minimo» ha detto Roberta Papi (Filt-Cgil). «E' importante lo spirito comune per un discorso concreto», ha commentato Andrea Roncallo della Uil. Alessandra Pieracci Più sicurezza e maggiori informazioni ai lavoratori sui rischi in banchina
Persone citate: Andrea Bellini, Andrea Roncallo, Furio Dellacasa, Giuliano Gallanti, Luca Chiarini, Roberta Papi
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