L'incredibile vicenda della nuova struttura di cui si discute da oltre dieci anni: mancano ancora 40 miliardi Sopralluogo del ministro al Palagiustizia

L'incredibile vicenda della nuova struttura di cui si discute da oltre dieci anni: mancano ancora 40 miliardi Sopralluogo del ministro al Palagiustizia L'incredibile vicenda della nuova struttura di cui si discute da oltre dieci anni: mancano ancora 40 miliardi Sopralluogo del ministro al Palagiustizia Diliberto a Torino per verificare i lavori dell'ampliamento Febbraio '99: si apre un'altra stagione (speriamo non infinita) di cantieri all'interno del Palagiustizia. Proprio in questi giorni, infatti, sono state individuate le ditte cui affidare gli appalti per la costruzione della rete di «fonia dati» e l'allestimento dei cosiddetti arredi fissi. Nuovo importo di spesa: 46 miliardi. Se da un lato dunque il nuovo anno si apre con una bella notizia che fa sperare nell'imminente consegna di quest'opera monumentale già costata alla città ben 353 miliardi, lo scoglio più arduo resta ancora da superare. Stiamo parlando del tanto discusso intervento di sopraelevazione: nuova superficie pari a 8 mila metri quadri (di cui 900 saranno riservati agli avvocati) per la cui realizzazione il ministero di Grazia e Giustizia non è più in grado di garantire i fondi (la bellezza di 40 miliardi). «Un intervento assolutamente indispensabile - spiega il responsabile comunale dei lavori, l'ingegner Ilario Signoretti che ha appena ultimato il progetto esecutivo dell'«attico» - che purtroppo la città non sa ancora come finanziare. Tutto quello che ha potuto fare il Comune ai fini della conclusione dell'opera è stato fatto: con quest'ultima franche di appalti si può proprio dire che l'amministrazione ha svolto ogni cosa rientrasse nella sua competenza. Ora la palla passa proprio esclusivamente a Roma». E con la capitale si è già più volte attivato il sindaco Castellani, chiedendo prima al ministro Flick e poi al suo successore Diliberto di trovare a tutti i costi un modo per finanziare la sopraelevazione: l'unica tesse¬ ra mancante, e non di poco conto, per consegnare il Palagiustizia alla città. E una prima, concreta risposta è già arrivata: fra due settimane il ministro Diliberto verrà a Torino per fare un sopralluogo nell'edificio e incontrare tutti i soggetti interessati: dal procuratore generale Marzachì, al presidente dell'Ordine degli avvocati Zancan, più naturalmente l'assessore all'Urbanistica Franco Corsico e gli altri addetti ai lavori di Palazzo civico. «Speriamo in bene - dice il sindaco Castellani - mi aspetto molto da questo incontro: la città ha urgenza di trasferire i propri uffici giudiziari, non può attendere oltre un'opera il cui inutilizzo già costa parecchi miliardi l'anno e che invecchia prima di poter servire a qualcuno e a qualcosa». Altra novità: non c'è più alcun dubbio sulla legittimità del progetto. Poco prima di Natale, infatti, anche il Provveditorato alle Opere publiche di Piemonte e Valle d'Aosta ha dato il suo okay all'intervento di sopraelevazione (ricoperta di vetri a specchio azzurrati) studiata per ospitare, fra le altre cose, anche la sezione degli avvocati. [e. min.] Il progetto esecutivo della sopraelevazione approvato dal Provveditorato alle Opere pubbliche di Piemonte e Valle d'Aosta. Ma i soldi per costruirla ancora non si trovano. A fine mese il sindaco ne parlerà con il ministro Diliberto

Persone citate: Franco Corsico, Ilario Signoretti

Luoghi citati: Piemonte, Roma, Torino, Valle D'aosta