«Via quei graffiti, meglio uno spazio per gli artisti»

«Via quei graffiti, meglio uno spazio per gli artisti» J SOTTOPASSAGGIO DI PIAZZA MARCONI «Via quei graffiti, meglio uno spazio per gli artisti» In alcune città se ne possono vedere anche di artistici: «graffiti» con vernice spray disegnati su muri, tabelloni o fiancate di bus e treni. Quelli che si notano nel sottopassaggio di piazza Marconi ad Asti, lasciano poco spazio alla fantasia: frasi oscene, nomi accompagnati da date, appelli che l'interessato non leggerà mai. Mentre a Milano fa discutere la proposta del Comu¬ ne di far pagare agli autori dei «graffiti» le spese di restauro e si invita la popolazione a segnalare i vandali, ad Asti c'è da registrare la proposta di Armando Corino, responsabile delle politiche Culturali di An, che ha scritto all'assessore alla Cultura Anna Re Montalcini. «Il sottopassaggio di piazza Marconi è imbrattato da banalità e oscenità. Chiedo all'assessore di far cancellare tutto e di allestire in questo luogo una mostra permanente di opere di artisti ed alunni di scuole astigiane. Qualcosa di simile ho visto alla stazione Genova Principe con risultati molto positivi. Chiedo anche che i vigili infliggano sanzioni contro chiunque deturpi gli edifici pubblici con scritte che niente hanno a che fare con la cultura».

Persone citate: Armando Corino, Genova Principe

Luoghi citati: Asti, Milano