Ora anche il preside è indagato

Ora anche il preside è indagato Sconvolta la donna che ha ucciso il bidello lanciando dalla finestra un faldone Ora anche il preside è indagato Accusato di concorso in omicidio colposo Il giorno dopo, si avverte ancora il silenzio della morte nel cortile della scuola media «66 Martiri» di Grugliasco dove un bidello è stato ucciso da un faldone scaraventato dal secondo piano dell'istituto da una collega. Non c'è nessuno nel cortile, non ci sono persone negli uffici e nelle aule. Ci sono, invece, molti curiosi che si affacciano e commentano l'assurda morte di Luigi Dal Vecchio: ucciso da un pacco di giornali chiusi in un contenitore per documenti, in compensato. Oggi, l'autopsia disposta dal magistrato dovrebbe chiarire esattamente le cause del decesso, anche se è scontato che lo sfondamento della calotta cranica è stato determinante. Per il momento la salma del bidello (separato, viveva solo in un alloggio alla periferia di Grugliasco) è ancora nella camera mortuaria del cimitero; dopo la perizia necroscopia sarà tumulata a Torino. Intanto molti dubbi si affacciano su questa vicenda. Davvero era un'abitudine consolidata il lancio in cortile dei pacchi di giornali e riviste per liberare l'archivio da un anno di carta? E chi avrebbe dovuto coordinare il lavoro dei bidelli? Soprattutto, sarà utile ai fini dell inchiesta capire se il lancio era già iniziato quando la vittima ha deciso di avvicinarsi per spostare l'auto parcheggiata proprio in quel cortile. In questo caso, l'uomo sarebbe stato innanzitutto vittima della propria imprudenza. Il preside, subito dopo la sciagura, aveva però spiegato ai carabinieri che la pulizia del locale non era ancora cominciata: «Io dovevo dare il segnale di "via" ai non docenti, e non l'avevo ancora fatto». Una ricostruzione che, se confermata, potrebbe aggravare la posizione di Franca Lo Maglio, la bidella trentacinquenne che ha scaraventato dal secondo piano quel malloppo di di quotidiani, pesante quasi 7 chili: avrebbe agito senza ricevere il via stabilito, quindi in una situazione potenzialmente pericolosa. Il suo nome, adesso, è nel registro degli indagati: l'accusa è omicidio colposo. Accanto al suo, però, c'è anche quello del capo istituto, Antonio Marzola, indagato per concorso in omicidio colposo. Lui, uomo tutto d'un pezzo, quando gli hanno chiesto il perché di quello strano sistema di pulizia dei locali non ci ha pensato su un attimo e ha risposto: «Per fare prima. Avevo deciso io di procedere così. Sempre io avevo autorizzato i bidelli. La colpa di tutto quanto è successo è solo mia...». Com'è nel suo stile, pacato, generoso, Marzola, si è addossato subito ogni responsabilità. E ha cercato di alleggerire la posizione di Franca Lo Maglio. Lo ha fatto con carabi¬ nieri, ispettori dell'Usi, cittadini. Ripetendo all'infinito: «La colpa è solo mia...». Non parla, invece, Franca Lo Maglio. Gli amici dicono che è sconvolta. Ieri si è chiusa in casa protetta dai genitori e dal marito. «Non abbiamo nulla da dire. Lasciateci in pace; per Franca, questo, è davvero un brutto colpo. Non vuole parlare con nessuno» ripete al telefono la madre. Alla «66 Martiri» Franca Lo Maglio era arrivata non molto tempo fa; prima aveva lavorato, sempre come bidella, in altre scuole tra cui la «Europa Unita» di Grugliasco. La conosce abbastanza bene il sindaco, Mariano Turigliatto che dice: «E' una persona sulla quale non c'erano mai state lamentele. Il preside, poi, era riuscito ad instaurare con lei un ottimo rapporto: è stata proprio una tragica fatalità». Una casualità che, secondo il primo cittadino, rischia di vanificare il lavoro fatto in questi anni dal capo istituto. «La "66 Martiri" - puntualizza - è diventata una scuola modello, un esempio di didattica nel panorama scolastico cittadino. E questo grazie a Marzola che ha mediato conflitti, risolto problemi e creato un ambiente dove ragazzi e insegnanti possono lavorare e studiare in tutta tranquillità». [1. poi.] Luigi Dal Vecchio, la vittima, con Franca Lo Maglio era bidello alla scuola 66 Martiri di Grugliasco

Luoghi citati: Grugliasco, Torino