Trasferito dal carcere all'ospedale

Trasferito dal carcere all'ospedale Delitto di via Frasconi a Novara, oggi sarà eseguita l'autopsia sulla vittima Trasferito dal carcere all'ospedale 77 matricida nel reparto psichiatrico NOVARA. Non è stato possibile procedere all'interrogatorio di Sergio Zuccheri, 28 anni, accusato di aver ucciso la madre nel pomeriggio di sabato. Il giovane versa in una condizione psicofisica piuttosto delicata, tanto da costringere il magistrato a rinviare il colloquio e a disporre il suo trasferimento nel reparto psichiatrico dell'ospedale Maggiore. Il pm incaricato dell'indagine disporrà la perizia per verificare lo stato mentale del giovane. Non è escluso che, se esisteranno i presupposti, si proceda per la non imputabilità. Stamane, intanto, sarà eseguita l'autopsia sul cadavere di Maria Padova, la madre dello Zuccheri. La eseguirà il dottor Gianfranco Zulian, mentre la procura ha incaricato i dottori Lissoni e Torre, quest'ultimo già chiamato in causa circa un mese fa, per il delitto della prostituta albanese a Marano Ticino. La difesa del giovane è affidata all'avvocato Marco Ferraris dello studio Leonardi, che si era già occupato del caso di Giovanni Azzalin, il pensionato di Grignasco che uccise il figlio tossicodipendente. L'avvocato Marco Ferraris ha incontrato Sergio Zuccheri: «Versa in uno stato spaventoso, ha bisogno di cure urgenti. Non parla, è choccato. E' soggetto a forti amnesie, potrebbe anche non essersi reso conto di quanto ha fatto. Fisicamente è mes- so male, non mangia. Pesava 78 chili, ora è sceso a 63. Ieri è stato trasferito all'ospedale». La linea difensiva si baserà su due elementi. In primis, conoscere le cause del decesso, se cioè Maria Padova è morta dopo aver picchiato violentemente la nuca sul pavimento, oppure dissanguata per le ferite dei colpi di forbice e coltello (recuperati dagli uomini della mobile) che le ha inferto il figlio. Il secondo è invece strettamente legato agli esiti della pe¬ rizia psichiatrica, che dovrebbe essere eseguita nella giornata odierna. Come detto, potrebbero sussistere i requisiti per la non imputabilità del soggetto. Intanto, sono giunte testimonianze di persone vicine alla famiglia che hanno rivelato l'esistenza di una situazione difficile tra Sergio Zuccheri e i suoi parenti, prima del dramma di sabato pomeriggio. Pare che il giovane avesse frequenti diverbi con il padre Giuseppe e la madre Maria. Da tempo i rapporti in famiglia non erano proprio idilliaci, tanto che Maria Padova si era rivolta a pranoterapeuti e a psicologi per curare Sergio, soggetto a sbalzi d'umore e comportamenti violenti. Sempre stando a queste testimonianze, ih passato la madre lo avrebbe esortato più volte a trovarsi un lavoro, un discorso che Sergio non accettava e che, anzi, lo mandava su tutte le furie. Marco Piatti In alto, Maria Padova, uccisa sabato pomeriggio dal figlio nell'appartamento di via Frasconi (a fianco l'ingresso della palazzina)

Luoghi citati: Grignasco, Marano Ticino, Novara