Un tesoro riemerso dal sottosuolo di Bologna

Un tesoro riemerso dal sottosuolo di BolognaUn tesoro riemerso dal sottosuolo di Bologna Per oltre quattro secoli era rijriasto sepolto. Anzi, nel 1845, avevano anche sostituito il lastricato di vecchi mattoni che lo ricopriva con un più j ' elegante rivestimento alla veneziana. Ma senza notare nulla. Poi, qualche tempo fa, degli strani avvallamenti hanno insospettito il soprintendente di Bologna, Elio Garzillo, che ha deciso di iniziare degli scavi. E un ; tesoro è riemerso dal sottosuolo di Bologna, al di sotto della chiesa di Santa Cristina: una delle testimonianze più preziose dell'arte romana in città, finora rimasta ignota. Agli esperti della Soprintendenza si è infatti parato di fronte un immenso cenotafio, un monumento funerario di probabile epoca romana. Il tutto collocato all'interno di quella che era la chiesa sulle cui fondamenta, nel 1559, iniziò la costruzione dell'attua¬ le edificio eìtà^uatéhèMo tornate così alla luceWjÌ&rt§Lje facciate scolpite e il paliotto, ossia il paramento ornato che copre la parte anteriore dell'aitare. Un mondo sommerso, in cui diverse epoche convivono tra loro visto che nella stessa zona sono stati rinvenuti anche dei monoliti etruschi. Giustamente quin: di, definisce «un progetto eccezionale» il restauro dell'edificio grazie a 2 miliardi di lire provenienti dai fondi del lotto, il professore Giuliano Gresleri, direttore dei lavori. «L'intervento - aggiunge - ha permesso di fare anche un'altra scoperta: pulendo le mura della chiesa, nella zona del coro, è affiorato un affresco di 10 metri per 3, con le storie di Santa Cristina». Si arricchisce così il già prezioso patrimonio di questa chiesa che è un autentico museo dell'arte cinque-seicentesca con le rarissime sculture di Guido Reni e le pale d'altare di Massari, Salviati; Giacomo Francia. Il" luogo del canto, insieme ad altri vani secondari, verranno adibiti a centro di documentazione informatico dei beni artistici della diocesi di Bologna. L'intricata storia dell'edificio ha reso necessaria una ricerca storica durata un anno per avviare il restauro: in origine convento delle suore cantanti dell'ordine benedettino, poi espropriato da Napoleone, tornato alla Chiesa all'inizio dell'800, poi di nuovo espropriato, quindi nel 1860 divenuto nuovamente di proprietà ecclesiastica, eccetto il chiostro che era stato intanto trasformato in caserma e che otto anni fa il Comune ha adibito a Museo della Resistenza. Estrazioni del 2 gennaio Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia 88 32 10 22 12 58 54 72 41 23 46 27 41 83 76 20 60 19 57 38 40 72 70 75 36 25 23 79 54 79 47 85 52 60 15 57 55 16 33 84 54 16 30 61 71 84 45 I 7 numeri più in ritardo 39 44 13 21 26 63 63 ruotò di Genova ruota di Rorrfa ruota dì Torino ruota di Venezia ruota dì Torino ruota dì Torino ruota dì Venezia (122 estr.) (111 estr.) (109 e$tr.) (107 estr.) (87 estr.) ($7estr.) (87 estr.) ITALIA VINTI 43.921.178.462 LIGURIA VINTI 1.248.132.067 SAVONA VINTI 317.653.605 TUTTE LE SERE SU RAI 2i "// Lotto alle otto' Dove seguire le estrazioni il mercoledì e il sabato 20.00 - RAI 2 (diretta) 23.01 - RADIO 1 23,10 - RAI 1 [Televideo pag.661/TMC video pag. 690| Mediavideo pag.795 Internet: www.lottomatica.it E su tutti i quotidiani il giorno dopo l'estrazione Quanto si vince Estratto Se giochi 1.000 lire su una ruota vinci 11.200 lire Ambo Se giochi 1.000 lire su una ruota vinci 250.000 lire Terno Segiochi 1.000 lire su una ruota vinci 4.250.000 lire Quaterna Se giochi 1.000 lire su una ruota vinci 80 milioni Cinquina Se giochi 1.000 lire su una ruota vinci 1 miliardo Gt importi delle vincite sono al lordo delle ritenute di legge (3%) destinate allo Stato e arrotondati alle 10 tre come da regolamento CO O J5 ! c o n ro E fi c Rebus: 6 *12 zione: vna os3jj.v

Persone citate: Elio Garzillo, Giacomo Francia, Giuliano Gresleri, Guido Reni