Governo Blair Si dimette un terzo uomo

Governo Blair Si dimette un terzo uomo Londra, scandali Governo Blair Si dimette un terzo uomo LONDRA. E' caduta puntuale la terza tegola in quella che l'«Economist» ha definito «la catastrofe natalizia di Blair». Ha il nome di Charlie Whelan: il portavoce del cancelliere dello Scacchiere Gordon Brown, accusato nei giorni scorsi di avere dato al «Guardian» la soffiata sulle finanze personali di Peter Mandelson, il braccio destro del primo ministro; in particolare su quel prestito-casa ottenuto dal sottosegretario al Tesoro Geoffrey Robinson che avrebbe costretto l'uno e l'altro alle dimissioni due giorni prima di Natale. Ieri Whelan, pur professandosi innocente, si è dimesso. Appena tornato da una vacanza nelle Highlands scozzesi, ha preso carta e penna per togliersi di dosso il fardello del sospetto. «Il lavoro del portavoce - ha scritto diventa estremamente difficile se il portavoce stesso, e non il dipartimento in cui opera, diventa protagonista di una eccessiva attenzione». Dimissioni, quindi, ma con una formula tutta nuova: «Non appena sarà disponibile un'adeguata opportunità». Charlie Whelan, il dispotico portavoce dell'economia britannica, cerca ora lavoro. Se ne andrà quando lo troverà. E fino ad allora, c'è da esserne certi, non ci sarà pace per Tony Blair e per il governo, [f. gal.]

Persone citate: Charlie Whelan, Geoffrey Robinson, Gordon Brown, Governo Blair, Peter Mandelson, Tony Blair

Luoghi citati: Londra