« Bin Laden è rimasto sema un soldo »
« Bin Laden è rimasto sema un soldo » Gli americani avrebbero intercettato il satellitare con cui dava disposizioni alle banche di tutto il mondo « Bin Laden è rimasto sema un soldo » Un ministro afghano: i suoi fondi sono stati bloccati KABUL. Osama bin Laden, il miliardario considerato dagli Stati Uniti il grande burattinaio del terrorismo islamico internazionale, non dispone più di risorse finanziarie in quanto i suoi pingui conti in banca, in vari Paesi, sono stati congelati. L'ha affermato d ministro dell'informazione afghano Amir Khan Muttaqi in un'intervista. «Il capitale di Osama nelle banche all'estero è stato congelato. Non ha neppure i mezzi per costruire qui in Afghanistan le scuole islamiche», ha detto il ministro riferendosi alle informazioni secondo cui il presunto terrorista - che risiede in Afghanistan - intendeva costruire scuole coraniche. Bin Laden è un saudita a cui il suo Paese ha tolto la nazionalità. E' sospettato di avere organizzato gli attentati dell'agosto scorso contro le ambasciate degli Stati Uniti a Dar es-Salaam e Nairobi, che provocarono la morte di 224 persone. In risposta a quegli attentati gli americani effettuarono dei bombardamenti su quelle che si riteneva fossero le sue basi in Afghanistan. Ora sembra che Bin Laden si sia insediato nelle montagne deU'Hilmand, nel Sud dell'Afghanistan. Oltre che sul piano militare la lotta contro Bin Laden era stata condotta anche sul piano finan¬ ziario. In particolare il presidente americano BUI Clinton aveva emesso un «executive order» per aggiungere alla «lista nera» del ministero del Tesoro americano il nome di Osama bin Laden. Gli Stati Uniti avevano bloccato tutte le transazioni tra il gruppo del sospetto terrorista e le imprese americane. Me. t:ra subito risultato tutt'altro che facile individuare le riserve sparse per il mondo, valutate in circa 250 milioni di dollari, e le società - si dice siano una settantina - che Bin Laden controlla. Ad aiutare gli sforzi degli americani e dei loro alleati in Europa e nel mondo arabo, secondo indiscrezioni giornalistiche, ci ha pensato un satellite della National Security Agency (Nsa) statunitense. Nascosto nel suo rifugio in Afghanistan, Bin Laden è infatti costretto ad usare telefonia satellitare per amministrare le sue riserve finanziarie. Le transazioni elettroniche possono però essere captate dal satellite dell'agenzia di spionaggio del Pentagono. Da tempo il miliardario saudita è nel mirino degli americani: i satelliti Usa hanno ascoltato le sue conversazioni telefoniche, hanno fotografato lui e i suoi uomini, hanno avuto modo di sapere che stava preparando attentati contro le ambasciate americane in «almeno sette Paesi». Per mettere in difficoltà Bin Laden non è neppure necessario ottenere il congelamento dei conti. Qualora i dettagli di un conto siano scoperti, la Cia può entrare in azione usando tecniche di guerriglia elettronica per cancellare un conto o cambiarne il bilancio. Il leader islamico in una rara intervista concessa al giornalista pachistano Rahimullah Yusifazi, che lavora anche per la rete Abc, che uscirà sul numero del settimanale americano «Time» in edicola domani, Bin Laden parla con soddisfazione di <dalihnento» dell'America e dice di «aver provato piacere per l'uccisione di soldati americani» negli attentati che negli ultimi anni hanno colpito basi e ambasciate Usa nel mondo. Alla domanda se sia vero che abbia tentato di acquisire armi chimiche e nucleari, Bin Laden non dà una risposta diretta. «Se le ho ottenute - dice - ringrazio Dio per avermi consentito di farlo. Sarebbe un peccato per i musulmani non cercare di possedere armi che impedirebbero agh infedeli di infliggere sofferenze ai musulmani». [e. st.] Il patrimonio del terrorista saudita sarebbe di 250 milioni di dollari. Controllerebbe anche settanta società Il miliardario e terrorista saudita Osama Bin Laden
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