Caccia all'Orni in Angola

Caccia all'Orni in Angola 11 governo accusa i ribelli dell'Unita. E' giallo sulla sorte dei 14 funzionari che erano sull'altro velivolo caduto Caccia all'Orni in Angola Abbattuto un altro aereo, sette dispersi LUANDA. Un altro aereo noleggiato dall'Onu con a bordo otto passeggeri fra cui alcuni membri dell'Onu è stato abbattuto ieri a Huambo, nell'Angola centrale, dai ribelli dell'Unita. L'ha comunicato la radio di stato angolana. L'aereo, un C-130 Hercules, secondo quanto riferisce la radio angolana, è stato raggiunto da colpi di artiglieria a Alto Chyunibu, a sette chilometri dal centro di Huambo, poco dopo il decollo dall'aeroporto di quella città. L'aereo diretto a Luanda, è precipitato a venti chilometri da Huambo, ha precisato la radio che non ha fornito particolari sulla sorte dei sette passeggeri che, oltre al pilota, erano a bordo. Un altro aereo noleggiato dall'Onu, anche questo un C-130 Hercules, è stato abbattuto il 26 dicembre dai ribelli dell'Unita nei pressi di Vila Nova, a 45 km a est di Huambo. Secondo le autorità militari angolane, le 14 persone che si trovavano a bordo sono sane e salve. I ribelli dell'Unita, l'Unione Nazionale per l'Indipendenza Totale dell'Angola, hanno invece negato ieri di trattenere super¬ stiti dell'Hercules C-130 dell'Onu. Il segretario generale dei guerriglieri dell'Unita, Paulo Lukamba Gato, ha affermato di ignorare se qualcuno sia potuto scampare, come sostenuto dalle autorità di Luanda, ma di non ritenerlo credibile. «L'aereo è caduto al suolo in fiamme. Non posso credere che ci siano stati sopravvissuti», ha dichiarato Gato, secondo cui quanto riportato dai governativi è un mero espediente. «Sanno benissimo che a bordo sono morti tutti, ma puntano a trarre qualche vantaggio pohtico dal porre l'Unita in cattiva luce», ha denunciato. Sul C-130 c'erano otto tra funzionari e osservatori Onu più sei membri di equipaggio, di varie nazionalità. Ancora si ignora di chi sia la responsabilità dell'abbattimento, e da giorni le Nazioni Unite hanno chiesto ai contendenti di garantire un cessate-il-fuoco provvisorio e il passaggio sicuro a specialisti che indaghino sull'accaduto. Il governo del presidente José Eduardo dos Santos si è detto disponibile ed è stato il generale Manuel Jota a riferire che ci sarebbero superstiti prigionieri dei ribelli. Secondo Hamadoun Tourè, portavoce Onu, costoro non avrebbero ancora risposto alle sollecitazioni del Palazzo di Vetro, ma Gato ha escluso che l'Unita sia stata in qualche modo contattata. Il segretario generale dei guerriglieri ha poi liquidato il monito del Consiglio di Sicurezza, secondo cui in caso di persistente mancanza di collaborazione potrebbero essere adottate imprecisate sanzioni. «Non avrebbero alcun effetto», ha tagliato corto. «Quanto a noi, abbiamo smesso di correre». In realtà Jota era stato molto va¬ go, e le sue informazioni non avevano trovato riscontri da parte di fonti indipendenti. La radio governativa diffonde spesso notizie di misfatti attribuendoli all'Unita, ma verificarle è quasi impossibile anche per la natura impervia e remota dei luoghi citati. Nel frattempo l'emittente privata «Radio Ecclesia» ha reso noto che nella stessa zona dell'abbattimento (circa 500 chilometri a sud-est della capitale) una controffensiva delle truppe regolari avrebbe condotto alla riconquista di Cantao, Catama e Chilonda: tre villaggi nei dintor¬ ni di Kuito, città strategica circondata dall'Unita dal 4 dicembre scorso. I guerriglieri avrebbero perso una quarantina di uomùii, poi corretti in duecento da Jota, e due carri armati. Secondo anonime fonti governative citate dalla radio di Stato «Rna», nell'area dei combattimenti i guerriglieri avrebbero commesso atrocità, dandosi in particolare allo sterminio dei dipendenti pubblici: molti sarebbero stati costretti a disporsi in fila su un campo e poi schiacciati con un mezzo corazzato. [e. st.] Secondo Luanda sono vivi nelle mani dei ribelli ma gli uomini di Sawimbi negano: provocazioni

Persone citate: Caccia, Hamadoun Tourè, José Eduardo, Manuel Jota, Paulo Lukamba Gato, Vetro

Luoghi citati: Angola, Luanda