Borse, Milano superstar

Borse, Milano superstar Buon recupero dei mercati europei, nonostante la recessione giapponese e i crolli in Russia e Sudamerica Borse, Milano superstar Con Seul la palma d'oro del '98 ROMA. Hanno ballato «solo d'estate»: ritmi russi e poi latino-americani che sembravano dover far tremare il mondo. Ma poi il recupero, che in alcuni casi è riuscito a trasformarsi in crescita, addirittura sostenuta. E' stato un 1998 al cardiopalma per le borse mondiali: partite in modo più che brillante, hanno patito prima la recessione giapponese, poi la crisi russa, quindi il «contagio» nei mercati cosiddetti emergenti dell'America Latina. E qualcuno, nei giorni più caldi e più bui di agosto, quando la lettura dei listini era simile a un «bollettino di guerra» con perdite ai quattro angoli del mondo, è arrivato a evocare lo spettro del 1929, l'anno della grande recessione. Gli errori di valutazione del Fondo Monetario (che si è lasciato scoppiare tra le mani la crisi delle «tigri asiatiche»), i problemi politici del presidente russo Boris Eltsin e il crollo del rublo, la fuga di capitali da Brasile e Argentina hanno messo a dura prova le coronarie di operatori e risparmiatori. Ma, alla fine, i mercati hanno rialzato la testa: moltissime delle società che avevano perso posizioni a causa della revisione al ribasso degli utili sono tornate ad avere la fiducia degli investitori; «l'economia è sana», continuavano a ripetere i responsabili economici dei Paesi occidentali, «la bufera pas- sera». E, con la fine dell'estate, la bufera è davvero passata. E' un ricordo per piazze azionarie come Milano, che guida la classifica dei guadagni con un Mibtel a +40,93%, ed è un «brutto sogno» anche per Madrid (+35,58%, nonostante il grosso peso degli investimenti in Sud America) e per Parigi (+31,47%). Più moderati, invece, i risultati di Francoforte (+18,52%) e Londra (+14,55%): la borsa tedesca ha risentito delle forti esposizioni in Russia, quella britannica che è anche la più grande d'Europa - ha accusato i colpi di tutte le turbolenze. Anche Wall Street, che pure ha tremato quando ha visto il Dow Jones scendere sotto gli 8000 punti, è riuscita a contenere l'allarme e, se non festeggia con fuochi d'artificio come lo scorso anno, si consola con un importante +17,28%. Il 1998, però, qualche vittima l'ha fatta. Ed ha lasciato sul terre- no non poche rovine. A cominciare da Tokyo dove, con l'indice Nikkei in declino del 9,28% è più difficile parlare di Sol Levante. Stesso discorso per Hong Kong, che chiude il primo anno «tutto cinese» con un calo del 12,45%, e Singapore, dove il leone non ha ruggito e la borsa ha perso il 7,62%. Unica eccezione, in Asia, per la Corea del Sud (+49,47%), ma era andata talmente male nel '97 che il successo di quest'anno resta una magra consolazione. Decisamente peggio in America Latina. Non c'è stato alcun samba a salvare il mercato di San Paolo, crollato del 33,46% nonostante il piano di aiuti Usa e Fmi. Né alcun «paso doble» è riuscito a far risalire gli indici di Città del Messico (-24,26%) e Buenos Aires (-37,45%!. Il «sogno americano» del sud del continente quest'anno si è rivelato una «pesadilla», un incubo. Ma se una pagina si chiude, un'altra se ne apre. Quali le prospettive? Secondo un maxi sondaggio, pubblicato dai settimanale Milano Finanza, realizzato su un campione di gestori di Fondi comuni che complessivamente amministra oltre 450 mila miliardi di lire, la Borsa italiana nel 1999 potrà salire fino al 20%. E gran parte del rialzo sarà realizzato nei primi tre mesi dell'anno. Occhio alle azioni Olivetti, Generali, Telecom e Aem, che potranno mettere a segno le performance migliori; più cautela invece per le azioni Fiat. L'83% del campione ritiene che la Borsa crescerà dal 10% al 30% e in particolare il 17% reputa che il rialzo sarà compreso dal 20% al 30%. Solo un altro 17% prevede che Piazza Affari otterrà una performance inferiore al +10%, mentre nessuno si attende una stasi o una discesa dell'indice. L'80% de! campione prevede inoltre che nei primi tre mesi del '99 l'indice potrà salire lino al 20%. Tra i mercati internazionali la sorpresa positiva del '99 verrà da Tokyo, mentre per la Borsa di Francoforte sarà un anno deludente. Quanto a Wall Street, i gestori prevedono un rialzo compreso tra il 5% e il 13%. Per chi vuole investire in Europa il consiglio è sceglici e i titoli delle telecomunicazioni: Nokia in Finlandia, Vodalòne in Inghilterra e Telefonica in Spagna Nel sondaggio di Milano Finanza sono anche indicati tre portafogli consigliati a seconda del grado di propensione al rischio dell'investitore, [r. e. s.]. Un maxi sondaggio prevede per il'99 Un maxi sondaggio prevede per il '99 una crescita fino al 20% di Piazza Affari Sorprese positive in arrivo da Tokyo +WiS, L'ANNO NERO DELL'AMERICA LATINA rf^O JÉ««k«...„ ■■.■■klmJ^€k-:: £P^%T " (LE VARIAZIONI 1998 IN PERCENTUALE DEGLI INDICI DEI TITOLI PIÙ' CAPITALIZZATI DELLE PRINCIPALI BORSE MONDIALI)

Persone citate: Boris Eltsin