Il nuovo volto del leone Sharon

Il nuovo volto del leone Sharon IL POLITICO DI DESTRA CHE 1 SONDAGGI VOGLIONO PROSSIMO PREMIER Il nuovo volto del leone Sharon Il capo del Likud: non sono mai stato un duro personaggio Fiamma Nlrensteln QUELLO di ieri, owero l'in�vio dei mighori auguri ad Arafat per la festa di Id el Fitr, conclusione di Ramadan, è stato un vero colpo d'ala da parte del nuovo Arik (diminutivo di Ariel) Sharon. Ma non è il solo: Sharon che grosso e scarruffato sorride sempre un po' triste da quando ha perduto la sua amatis�sima Lili, compagna di ima vita, e ascolta tutti senza reagire alle offese che sempre cadono abbon�danti su di lui; Sharon che non risponde a Yossi Beilin quando lo accusa di essere l'immagine stes�sa del «brutto israeliano»; e fa uno sguardo mite e un po' distrat�to quando la sinistra lo dichiara «pericoloso»; che non dice verbo quando la Germania fa sapere che la comunità intemazionale non potrà restare inerte se verrà eletto l'uomo al cui nome tutti i giornalisti aggiungono l'appellati�vo di «falco»; e ingiunge ai suoi di misurare le parole ogni volta che si parla del primo ministro Ehud Barak, perchè non si incitino i facinorosi alla violenza...E' un altro Sharon, rispetto al terribile 72enne che il mondo conosce? Si è sottoposto a lobotomia da quan�do i sondaggi lo danno in testa rispetto a Barak? Di nuovo un sorriso bonario e mite: «Sono sempre stato una per�sona malleabile, non mi sono mai comportato con durezza o crudel�tà. Sono stato demonizzato senza tregua, e questo di certo mi ha reso per anni molto teso, molto reattivo. Ma da quando ho senti�to che questa demonizzazione cominciava a cadere, sono torna�to a essere me stesso. Forse già vent'anni fa avrei dovuto ascolta�re quello che mi diceva mio figlio Omri, quando mi spiegava che la realtà non è tutta bianca o tutta nera come me la figuravo». Vent'anni fa, è circa il tempo di Sabra e Chatila. E' il maggiore degli episodi che hanno fatto di Sharon il duro per antonomasia dopo che invece aveva conquista�to la fama di eroe salvando il Paese nella guerra del 7 3 : nell'ot�tobre dell'82 durante la guerra del Libano, mentre Sharon rive�ste il ruolo di ministro della Difesa, avviene per mano delle milizie dei cristiani maroniti uno spaventoso massacro di palesti�nesi che fa 2000 vittime fra cui molte donne e bambini nel cam�po di Sabra e Chatila in Libano. Sharon fu accusato di non aver fatto nulla per prevenire una strage prevedibile, e la commis�sione Kahan incaricata di giudica�re il suo comportamento lo fece dimettere dal suo ruolo. Sharon è stato anche accusato di aver men�tito a Menahem Begin allora Pri�mo Ministro, pur di proseguire la guerra in Libano; e in generale, di coltivare sentimenti molto duri, quasi fino al razzismo (cos�dicono i suoi nemici) nei confronti degU arabi. Insomma, con Sha�ron la pace sarebbe impossibile. Sharon ha avuto su di sé una sorta di maledizione pohtica che sembrava impossibile per lui sor�montare. Adesso che è tornato in lizza cos�inopinatamente, gb epi�sodi che il vecchio Leone di Dio (questo è il significato del suo nome) preferisce ricordare sono tutti legati a un'immagine com�pletamente diversa: prima di tut�to, lo sgombero dei coloni opera�to da lui personalmente in Sinai dopo le decisioni di Camp David (1978) e la sua posizione favore�vole al riconoscimento dei diritti palestinesi, addirittura ad avere una loro forte polizia, già in quell'anno. Poi, Sharon, ha parte�cipato a dieci giorni di serrate riunioni con Arafat a Wye Plantation, insieme a Netanyahu, e là ha firmato un accordo che restitu�iva il 13 per cento; inoltre, dopo questo accordo, Sharon andò dai rabbini per persuaderli a soste�nerlo «cos�da non trovarsi in una guerra con migliaia di morti». Quanto al presente, Sharon spiega che non è disposto a dividere Gerusalemme, che non vuo�le dar via il Monte del Tempio a nessun costo, che non lascerà mai la Valle del Giordano né smantellerà gli insediamen�ti. . .ma che farà di tutto per fare la pace. Quando i cronisti stupefatti gli dicono che non è possibile senza andare incontro alle richie�ste dell'avversario, Sharon ri�sponde che si deve intanto perse�guire un accordo di non bellige�ranza sul lungo periodo, e uno Stato Palestinese che deve avere una sua unità territoriale, senza concessioni israeliane troppo onerose. Il capo del Likud parla anche di molti accordi concreti, economici e sociah, che possono interessare i palestinesi e che secondo lui sono andati troppo in secondo piano rispetto ai temi politici. Crede a quel che dice? Nascon�de una spada dietro la schiena? Di certo sa che chi deve votare per lui oltre al pubblico deluso dal fallimento della pohtica di pace di Barak, è anche la base del Likud che non crede in Arafat come partner, e che vuole una pohtica più dura anche da parte dell'esercito. Come conciherà Sharon le due cose? Di certo, la sinistra farà di tutto per mostra�re Sharon il falco, mentre invece Sharon il buono seguiterà a dire che se lui vince le elezioni, il suo prossimo governo sarà certamen�te di coalizione, e che incamererà anche il discolo Barak come mini�stro della Difesa. In realtà, non sembra realistico pensare che due campi tanto distanti, tanto avversi, possano ricongiungersi dopo una campagna elettorale che nonostante il (muovo Sha�ron» è certamente fatale. Di sicu�ro c'è che se Afafat non si decide a un qualche accordo, Sharon è destinato ad essere il prossimo Primo Ministro. L'uomo che non fece nulla per fermare il massacro di Sabra e Chatila si presenta ora come un salvatore della patria dal sorriso mite Dice che non dividerà mai Gerusalemme e non smantellerà gli insediamenti ma che cercherà di ottenere un lungo armistizio P

Luoghi citati: Germania, Gerusalemme, Libano, Wye Planta