Via libera alla clonazione terapeutica

Via libera alla clonazione terapeutica Via libera alla clonazione terapeutica «Per le cellule staminali non si sacrificheranno gli embrioni» Daniele Daniele ROMA Si chiama TNSA, ovvero Tra�sferimento Nucleare di cellu�le Staminali Autologhe. Gam�biera faccia al modo di cura�re patologie degenerative e croniche, «riprogramman�do» il nucleo delle cellule. Ha messo d'accordo i mem�bri della Commissione per lo studio della clonazione tera�peutica, divisi sull'uso di embrioni umani, e rappre�senta la via italiana di ricer�ca sulle possibilità di curare malattie che affliggono milio�ni di persone. E' stato presentato alla stampa dal ministro della Sanità, Umberto Veronesi, insieme con il rapporto fina�le della commissione, istitui�ta tre mesi fa, e alla presenza del Nobel Renato Dulbecco (presidente'dei 25 saggi che hanno prodotto lo studio), di Garattini e Bordignon (vice�presidenti) e del cardinale Tonini. In programma è la realizzazione di un Progetto nazionale di ricerca in que�sto campo. Momento storico. Rivolu�zionario. Non è mancata una sia pur trattenuta enfasi nel "taglio del nastro" di quella che è stata definita una nuo�va era nella medicina, para�gonabile all'avvento degli an�tibiotici. «L'esplosione del�l'interesse per le cellule sta�minali ha dichiarato Vero�nesi è giustificata dal fatto che si sta rivelando una gamma di possibilità di appli cazione davvero imponente. Noi siamo i primi, in Europa, dopo il rapporto Donaldson (che sceglie, però, l'uso degli embrioni come sorgente dal�la quale ricavare le cellule staminali), ad aver approfon�dito, e a mio giudizio in modo più completo, questo argomento». La relazione aveva il com�pito di rispondere alle do�mande formulate dal mini�stro. Che cosa ci si può aspettare dall'utilizzo delle cellule staminali? Dei 30 mi�lioni di malati cronici del nostro Paese, 10 potrebbero esser curati. Ma attenzione: ci sono due importanti condi�zioni per l'utilizzo delle cel�lule staminali in terapia. La quantità (parametro legato alla fonte dalla quale si pro�ducono) e la compatibilità delle cellule con il ricevente. Quanto alla seconda condi�zione, soltanto quelle deriva�te dal paziente stesso risolve�rebbero completamente il problema del rigetto. Ecco perché il ministro ha accolto con soddisfazione il parere sul metodo TNSA che preve�de l'uso di cellule autologhe, ovvero tratte dal paziente. Altra domanda: quali le probabilità e quali i tempi? La commissione risponde con il principio di massima cautela. Come a dire: non è assolutamente possibile, a tutt'oggi, prevedere quando si potrà passare alla pratica clinica. E avanti: quali saranno le principali patologie curabi�li? Il ventaglio è davvero ampio. Va dalla possibilità di ricostruire il midollo spi�nale danneggiato da traumi fisici pensiamo ai milioni di paraplegici all'Alzhei�mer, dalle malattie degenera�tive della cornea e dell'appa�rato uditivo alla ricreazione del tessuto cardiaco danneg�giato da un infarto acuto del miocardio, dalla cura della displasia ossea alla riparazio�ne dei vasi sanguigni distrut�ti da arteriosclerosi e iper�tensione. Tutto questo nel futuro. Ma con le cellule staminali si sono già avuti indiscussi successi. Quelle presenti nel sangue del cor�done ombelicale, per esem�pio, sono in grado di dare origine solo a cellule di san�gue e vengono impiegate nel�la cura delle leucemie nei bambini. Quelle da midollo osseo, attraverso l'autotra�pianto, possono far riprende�re la formazione delle varie componenti del sangue di�strutte da alte dosi di che�mioterapia e radioterapia. Quelle cutanee, coltivate ed espanse in vitro, sono impie�gate per coprire in modo permanente lesioni estese della cute e della mucosa. Le note dolenti suonano alla domanda: da quali sor�genti si possono avere cellu�le staminali con maggiori probabilità di successo? La sorgente embrionale spacca in due la commissione: è definita accettabile da 18 membri e inaccettabile dai restanti 7. «Ma in argomenti di questo genere ha osserva�to Veronesi non si può certo ragionare in termini di maggioranza e minoranza». Ecco allora la soluzione del TNSA che sembra mettere tutti d'accordo perché non prevede il sacrificio dell'em�brione e «purché ha sottoli�neato il ministro la sua linea di sviluppo non porti alla realizzazione dell'em�brione». A una domanda la commis�sione non ha risposto: che fare di quel numero impreci�sato di embrioni congelati, frutto di una superproduzio�ne per la fecondazione artifi�ciale, che giacciono in attesa di un qualche destino in varie cliniche del Paese? «Ma soprattutto chi o che cosa si è chiesto uno dei membri della Commissione, il professor Leonardo Santi sarà in grado di controllare che fine faranno? Stiamo discutendo di una materia che non è regolata da leggi. Non dimentichiamolo». II ministro Veronesi ha presentato i lavori della commissione «Scelta una linea tutta italiana» Potranno essere curate 10 milioni di persone affette da malattie degenerative «Tempi lunghi per la pratica clinica» Il Tnsa, Trasferimento Nucleare di cellule Staminali Autologhe. cambierà il modo di curare le patologie degenerative e croniche, «riprogrammando» il nucleo delle cellule

Persone citate: Bordignon, Daniele Daniele, Donaldson, Garattini, Leonardo Santi, Renato Dulbecco, Tonini, Umberto Veronesi

Luoghi citati: Europa, Roma