Le montagne più alte rimisurate al centimetro

Le montagne più alte rimisurate al centimetro IN GENNAIO TOCCA ALL'ACONCAGUA Le montagne più alte rimisurate al centimetro ERA il 1987 quando uno studioso americano, Geor�ge Wallerstein della Washington University di Seatt�le, affermò che secondo le sue misurazioni la più alta vetta della Terra non era l'Everest, nella catena himalayana, come si era sempre creduto, ma il K2, nel vicino Karakorum. Nella fervida mente di Ardito Desio, il celebre geologo-alpinista che nel 1954 aveva guidato la spedi�zione italiana alla conquista della seconda vetta del mondo, balenò immediatamente un' idea: se l'americano ha ragione, si disse lo studioso già ottantasettenne, allora vanno riscritti i libri di storia perché non sono stati sir Edmund Hillary e lo sherpa Tenzing Norkay ad aver conquistato il tetto del mondo il 29 maggio 1953 ma siamo stati noi, sono stati Achille Compa�gnoni e Antonio Lacedelli, giun�ti sulla cima del K2 il 31 lugho del '54. Vale la pena rifare la misurazione delle due cime, si disse Desio, tanto più che era disponibile un nuovo, preciso mezzo di misurazione, il siste�ma satellitare GPS (Global Positioning System). Da quello scatto d'orgoglio del vecchio scalatore-scienziato sono derivate per la ricerca scientifica, se non per la storia dell'alpinismo, conseguenze che il protagonista, oggi ultracente�nario, non immaginava. QueUo stesso anno fu messo a punto il progetto Ev-K2-Cnrper organiz�zare una prima spedizione lam�po che confermò che l'Everest era più alto del K2; poi nel 1988 una seconda spedizione rifece con più cura le misurazioni del K2; l'anno successivo fu la volta dell'Everest. Intanto era nata l'esigenza di avere una base fissa in quehe regioni, un labora�torio d'alta quota in cui svolgere ricerche e test; fu cos�costruita la "Piramide" a 5050 metri di quota ai piedi dell'Everest, di�ventata rapidamente un centro intemazionale di ricerca interdi�sciplinare delle alte quote. Il progetto "Tower" (Top Of the World Elevation Remeasurement) è la logica continuazione di quei programmi. Il suo scopo è la rimisurazione delle cime più alte dei cinque continenti impiegando sia le tecniche tradi�zionah sia il Gps. Larimisurazione sistematica dei rilievi princi�pali del pianeta non ha solo lo scopo di correggerne le altezze sui libri di geografia; misurare cori cadenza ravvicinata le mon�tagne significa in realtà monito�rare i movimenti della crosta terrestre proprio nei punti criti�ci, cioè in corrispondenza delle linee di coUisione delle placche; qui le catene montuose e gli allineamenti vulcanici sono in continuo movimento, e il fatto che oggi, grazie al telerileva�mento dai satelhti, sia possibDe registrare con precisione gh spo�stamenti verticali oltre che orizzontali significa poter comincia�re a osservare quasi in tempo reale i complessi fenomeni tetto�nici che sono all'origine,, ad esempio, dei terremoti e delle eruzioni vulcaniche. Program�mi analoghi, che sfruttano i diversi sensori di numerosi sa�telliti artificiali, sono stati av�viati dai più importanti Paesi del mondo. Il progetto "Tower" è finanzia�to dal ministero per l'Università e la ricercha scientifica, dalle università di Trieste, Udine e Padova, dalle regioni Piemonte e Friuli Venezia Giuba e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste. Il lavoro è comincia�to a settembre '99 con la rimisu�razione del Cervino (4474,54 metri) mentre tra 18 e il 10 settembre di quest'anno la stes�sa operazione è stata portata a termine per il Monte Rosa dai ricercatori del Cnr di Milano e deUe università di Trieste, Udi�ne e Padova con la collaborazio�ne della società svizzera Leica Geosystems. Se la misurazione italiana del 1988 dava 4637,11 metri e quella svizzera del 1990 4634,02 metri quella del 2000 ha dato 4635,14 metri, due me�tri in meno. Per le operazioni sul Monte Rosa si è utihzzata in via sperimentale una stazione Gps che il prossimo anno sarà trasferita aUa Piramide e inseri�ta in una rete di stazioni perma�nenti per il rilevamento dei movimenti tettonici della cate�na dell'Himalaya. Nonostante l'impiego dei satelhti, le opera�zioni di misurazione continua�no ad essere molto impegnati�ve: è necessario portare in vetta un treppiede su cui montare una serie di specchi (servono a riflettere il fascio di luce laser emesso da uno strumento, il distanziometro, situato al cam�po base più in basso), l'antenna ricevente del Gps, batterie elet�triche o pannelli solari; inoltre gh operatori devono restare in vetta per un tempo ben più lungo di quello abituale per gli alpinisti, in condizioni ambien�tali difficili. Per questi motivi il prossimo obiettivo degh scienziati-alpìnisti del progetto Tower è davve�ro duro: all'inizio di gennaio .prevedono di rimisurare il Cer�ro Aconcagua, la più alta monta�gna del continente americano, nelle Ande argentine, accredita�to di un'altezza d�6959 metri; sarà anche il modo per ricorda�re Mattia Zurbriggen, guida alpi�na di Macugnàga, che per primo mise piede sulla cima il 14 gennaio 1897. Vittorio Ravizza Il Monte Ròsa, rimisurato con tecniche satellitari, è risultato più basso di circa due metri rispetto alle stime precedenti

Persone citate: Achille Compa, Antonio Lacedelli, Ardito Desio, Edmund Hillary, Mattia Zurbriggen, Tower, Vittorio Ravizza, Wallerstein