«Era devastato da gravi problemi psicologici» di Francesco Grignetti
«Era devastato da gravi problemi psicologici» Il DIRIGENTE DEI. GRUPPO DI ESTREMA DiSTRA: TRA DI NOI UNA VECCHIA AIWICIZIA «Era devastato da gravi problemi psicologici» Morsello (Forza Nuova): non è un terrorista ma è manipolabile intervista Francesco Grignetti ROMA MASSIMO Morsello è un giovane uomo che ne ha viste tante. Ha co�nosciuto il terrorismo di destra avendo 'fatto parte dei Nar, i nuclei armati rivoluzionari di MambroFioravanti. Ha vissuto da fuggiasco a Londra per di�ciotto anni, e l�ha imparato a guadagnare bene con i negozietti dell'usato. Ha scoperto anche una vena poetica che riversa nelle sue canzoni. Cantautore doc, lo chiamano il «De Gregori fascista». Oggi vive a Roma, dirige il movimen�to extraparlamentare di de�stra Forza Nuova, e si trova a interrogarsi su quanto ha fatto un suo vecchio amico che si chiama Andrea Insa�bato. Morsello, da quanto tempo conosce Andrea Insabato? «Da tantissimi anni. Ci co�noscevamo e ci vedevamo già alla fine degli anni Set�tanta, quando eravamo po�co più che ragazzi. Le no�stre idee sono sempre state molto vicine. Da allora sia�mo amici». Anche i vostri percorsi di vita sono stati molto siinili. «Se intende dire che abbia�mo avuto contatti con la lotta armata, io ho fatto parte dei Nar e lui di Terza Posizione. Anche prima, da ragazzi, frequentavamo scuole e quartieri diversi. Colpa dell'estrema fram�mentazione che c'è sempre stata a destra». Insabato fa parte oggi del vostro movimento? «No. Forza Nuova ha pro�mosso eventi pubblici, aper�ti all'ambiente di estrema destra, e lui ha partecipato. Ma non ha mai preso la tessera. Le idee sono molto vicine. Con una differenza. Per Insabato il problema religioso è molto più centra�le che per Forza Nuova. Noi riteniamo che un nostro militante deve aderire al�l'ordine naturale; l'adesio�ne alla Chiesa'è poi un fatto individuale. Ci criticava, an�zi, su questo punto: non avere abbracciato politica�mente il cattolicesimo tradi�zionale. E io criticavo lui: capisco un prete che deve portare il Vangelo nel mon�do, oppure il laico che si occupa del sociale, ma la militanza cattolica tradizio�nalista... Mi sembrava una contraddizione di fondo». Era diventato un chio�do fisso? «Sì, stava diventando una fissazione». Oggi vi trovate a ragio�nare su una cosa gravis�sima come le bombe. «A me sembra del tutto impossibile. Non so. Sono rimasto a bocca aperta quando ho sentito che era lui il ferito. Non mi torna l'immagine che ne ho. Però so anche, perché sono una persona di buon senso, che tante cose non tornano: non è plausibile che gli abbiano dato un pacco da portare in redazione. Guar�di, se mi avessero detto che Insabato si era messo sul Colosseo con uno striscione ci avrei creduto subito per�ché quello è il genere. An�che da ragazzo era contro ogni forma di violenza. Non è il tipo da uccidere inno�centi. E nemmeno colpevo�li, se mai avesse pensato che i giornalisti del "Manifesto" fossero stati colpevoli di chissà che co�sa». Non era certo un pacifi�sta. Dieci anni fa arruo�lava volontari per la guerra di Croazia. «Sì, ma non era nemmeno uno che ricorreva alla vio�lenza politica. La militanza filocroata l'intendeva come adesione a una battaglia che sentiva sua. Era piutto�sto tipo da gesti eclatanti, stravaganti. Come era lui». Scusi, Morsello, quando ha visto Insabato per l'ultima volta? «Un mese fa venne a casa mia a portarmi una casset�ta di canti gregoriani. La solita fissazione. Era un uomo devastato da gravi problemi psicologici; passa�va attraverso furiose de�pressioni. Attenzione, non stiamo parlando di un terro�rista. Io non penso che stia rinascendo alcun terrori�smo. Al limite, penso a una persona manipolata. In ogni caso credo alla sua buona fede. Non si rendeva conto di quello che faceva». «Pur non essendo iscritto, aveva idee molto vicine al nostro movimento Ma per lui il cattolicesimo tradizionalista era ormai diventato una vera fissazione» Massimo Morsello, di Forza Nuova
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