Un testimone ha visto il complice di Insabato

Un testimone ha visto il complice di Insabato Un testimone ha visto il complice di Insabato E' scappato dal palazzo del «manifesto» dopo l'esplosione ROMA Non era solo, nel mettere la bomba sul portoncino d'ingresso della redazione de «il manifesto». Da questo punto partono le inda�gini: gli inquirenti sono convinti che Andrea Insabato avesse qual�che complice. Ci sono le registra�zioni video della strada da visio�nare che potrebbero aiutare a ricostruire i fatti. E soprattutto ci sarebbe la testimonianza di ima persona che era in via Tomacelli al momento dello scoppio e avrebbe visto un ragazzo scappa�re via dal palazzo. Lui, Insabato, intanto, ha tra�scorso il Natale da solo in un letto d'ospedale. Senza nulla da fare e per questo ancor più de�presso. E pensare che aveva pia�nificato di passarlo tra i poveri della Stazione Termini perché, come ha detto una sua amica della Comunità di San Martino, Insabato «era uno che faceva beneficenza» soprattutto duran�te le Feste. L'unica parentesi, in questi giorni di sohtudine, è stata la mattina di domenica quando ha incontrato l'avvocato Stefano Fiore ed i magistrati. In quell'oc�casione gU è stato convalidato l'arresto. Subito dopo è arrivato il fratello Carlo che ha passato con lui un po' di minuti e gli ha regalato «un abbraccio». Poi Andrea Insabato è rimasto da solo, piantonato dagli agenti: impossibile per chiunque andar�lo a trovare visto che avrebbero dovuto chiedere per tempo i per�messi ai magistrati. Irrimediabil�mente solo. Il giorno di Natale, Insabato ha manifestato la sua irritazione all'avvocato Fiore e al fratello perché non può scrivere né leggere libri. Ma il regolamen�to per i detenuti (ricoverati) pre�vede che i volumi in lettura debbano arrivare dalla bibliote�ca del carcere. Ed il 25 dicembre era davvero difficile attivare le procedure burocratiche. Si scava megho nella persona�lità di Insabato, intanto. Nel giro delle sue conoscenze e negli spo�stamenti dell'ultimo giorno. Oggi verranno disposte una serie di consulenze di tipo balistico per risalire alla composizione del�l'esplosivo adoperato nell'atten�tato di venerd�scorso al quotidia�no di via Tomacelli. Gli inquiren�ti incaricheranno la Sezione Esplosivistica del Centro nazio�nale di Polizia Scientifica di com�piere le perizie sui reperti recupe�rati. L'esplosivo sarà probabil�mente comparato anche con quel�lo utilizzato in occasione di altri attentati dinamitardi a Roma, come quelli deDo scorso anno nel museo della Liberazione di via Tasso e al cinema Nuovo Olimpia dove si proiettava un film-docu�mento sull'Olocausto. Negli ambienti giudiziari l'in�chiesta è condotta dai sostituti procuratori Franco lenta e Pietro Saviotti, coordinati dal vice pro�curatore Italo Ormarmi nessu�no si sbilancia sul numero di persone che avrebbero agito con Insabato. Le indagini riguardano anche i tentativi, vani, fatti da Insabato nei giorni prima dell'at�tentato per contattare la presi�dente dell'Udeur Irene Rivetti. L'ex presidente della Camera nei giorni scorsi aveva espresso forte preoccupazione per questo tenta�tivo. La mattina dell'attentato, In�sabato era passato regolannente a casa di un suo cliente, Franco Loquenzi, a cui teneva in fogma il cane. Era circa un anno che per ottomila lire all'ora, seguendo la pista ciclabile nel quartiere Pra�ti, Insabato portava a correre un bestione di nome Beethoven. Ac�cadeva due volte a settimana: lui si teneva in allenamento e il cane faceva un po' di moto. «Vado di fretta» aveva detto a Loquenzi venerd�scorso, riportando il ca: ne e rifiutando il sòlito caffè. Poi, recuperati casco e giubbotto pe�sante, si era fermato davanti al presepe. Gli era piaciuto il ritrat�to di Che Guevara che 0 padrone di casa aveva appeso insieme ad altri personaggi della storia e della politica sul presepe e lo aveva voluto in dono. «Mi ha salutato dicendo che sarebbe tor�nato martedb). Quella mattina indossava il solito copricapo andi�no, i pantaloni della tuta, le scarpe da ginnastica e un giubbot�to leggero che portava sotto quel�lo pesante. Dice Loquenzi: «Insabato è una persona apparentemente lon�tana dall'eversione. Mi ispirava tenerezza, anche simpatia. Pen�savo fosse un ambientalista, una persona con un carattere debole, condizionabile, amante della na�tura con accenni poetici, cattoli�co convinto e militante, contro l'aborto e a favore della famigha. Dopo molto tempo che veniva, un giorno vedendomi con un giornale di sinistra mi chiese se ero un compagno, gli risposi di s�e lui mi disse, sorprendendomi, che era stato di destra, che gli piaceva Mussolini perché aveva fatto grandi cose. Mi sembrava che avesse trovato la sua strada con la religione, nel portafogli portava una sua foto mentre era chino a soccorrere un barbone, mi disse che aiutava i poveri». [fra. gri.] Le registrazioni video passate al vaglio dagli inquirenti Analisi comparative con gli ordigni usati per altri due attentati compiuti a Roma Andrea Insabato durante una recente manifestazione dell'estrema destra a Roma

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