Corteo al «manifesto» per la libertà di stampa

Corteo al «manifesto» per la libertà di stampa Corteo al «manifesto» per la libertà di stampa L'Ulivo ribatte al centrodestra: andare alle urne? Non se ne parla ROMA E' ancora scontro, tra Polo e Ulivo, a due giorni dall'attenta�to al "Manifesto". Oggetto del contendere, ancora una volta, la data delle elezioni. Il centrosi�nistra rinfaccia allo schieramen�to avversario di strumentalizza�re quanto è accaduto, lasciando intendere (è il caso del segreta�rio ppi Castagnetti e del presi�dente ds D'Alema) che la Casa delle libertà rischia di fare il gioco dei terroristi. La stessa identica accusa che il centrode�stra muove alla coalizione gui�data da Rutelli. I toni, i modi, le dichiarazioni di entrambe le parti, sono quelli classici della campagna elettorale. Il Polo vuole le elezioni e teme che anche la data che era stata ipotizzata pure sull'alto Colle quella del 22 aprile possa slittare. L'Ulivo intende rinvia�re l'appuntamento con le urne a maggio. Ognuno gioca le carte che ha in questa partita in cui il terrori�smo, in realtà, fa solo da sfondo a un contenzioso che è tutto politico. E' questo il contesto in cui si è dipanata la giornata di ieri. In mattinata, il centrosini�stra ha indetto una manifesta�zione di solidarietà con il quoti�diano comunista, a piazza del Campidoglio. Sul palco, a parla�re, Rutelli e il direttore del Manifesto Riccardo Barenghi. A introdurre . i r due interventi, c'era uno dei responsabili del�l'Anpi, Massimo Rendine. Una scelta non casuale, perché è sul tasto della Resistenza che l'Uli�vo ha deciso di battere. Così, il primo cittadino della Capitale ha voluto ribadire che Roma «riconferma l'orgoglio di essere una città antifascista, medaglia d'oro della Resistenza». Ouindi ha ammonito: «Se qualcuno di�ce di avere chiuso con il passa�to, lo deve fare chiaramente e 365 giorni l'anno». Poi, il ricor�do di Carla Capponi, la partigia�na che partecipò all'azione di via Rasella. Infine, l'invito agli investigatori ad «accertare con rapidità e chiarezza» quanto è avvenuto». «Troppe volte ha ricordato a questo proposito Rutelli spezzoni che proveni�vano da mondi istituzionah han�no avuto un ruolo in vicende che puntavano a condizionare la libertà della dialettica politi�ca. Troppe volte non abbiamo avuto una risposta sui motivi, i responsabili di determinati at�ti». Prima, durante e dopo quella manifestazione al Campidoglio, che si è conclusa con un piccolo corteo che è arrivato fine alla sede del "manifesto", tutti i leader politici presenti da Veltroni a D'Alema, da Bertinot�ti a Cossutta, fino allo stesso Rutelli hanno speso più di una parola sulla ricliiesta del centro�destra di andare immediatamen�te alle elezioni. Duro, il com�mento del sindaco di Roma: «Il Polo ha detto Rutelli non sa quello che dice. La sola idea che a un fascista criminale basti mettere una bomba perché tutti si sentano in dovere di chiedere le elezioni anticipate, dimostra quanta confusione ci sia nel giudizio politico del Polo». E il segretario Ds Veltroni è stato altrettanto netto nel bocciare la richiesta del centrodestra. «Si tratta ha dichiarato di un'as�surdità inaccettabile. E' la dimo�strazione ha aggiunto di un Polo disperato, costretto a usa�re persino una circostanza tragi�ca per chiedere di andare alle elezioni perché sa di avere le batterie scariche. Quello che è successo non può servire per alimentare campagne propagan�distiche, per prendere un pugno di voti. Sono cose che meritano un po' più di serietà». La reazione del centrodestra alle affermazioni di Rutelh e Veltroni non si è fatta attendere molto. Il capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, Beppe Pisanu, ha replicato con queste parole: «E' una cinica speculaBipne pohtica. Sono mesi che chiediamo le elezioni anticipate pe: che il centrosinistra è politi�camente finito e il suo governo non è più in grado di governare. Semmai, è proprio l'Ulivo che strumentalizza la bomba al Ma�nifesto». Quindi, la stoccata fi�nale, indirizzata all'esecutivo, che, secondo Pisanu, «ha sotto�valutato i segnali d'allarme sul terrorismo». Al centrosinistra ha risposto anche il portavoce di Alleanza Nazionale Adolfo Urso: «Le elezioni ha sottoline�ato l'esponente di An sono il fondamento della democrazia e lo strumento attraverso cui si legittimano le istituzioni. Esat�tamente il contrario di quello che vogliono i terroristi». Ma il centrosinistra è andato avanti nella polemica, compatto. Castagnetti ha accusato quelli che ha definito gh «sprovveduti leader del Polo» di rischiare di «fare solo il gioco dei terroristi». Sull'argomento è intervenuto an�che il presidente Ds D'Alema. «Si andrà a votare ha affermato l'ex premier in primavera inoltrata, rispettando le scadenze costitu�zionali. Quella del Polo è una reazione strumentale sbagliata. E' incredibile, ed è il modo peggio�re di rispondere alla violenza, far dettare i tempi della vita pohtica ai terroristi». [m. t. m.] La manifestazione ieri mattina davanti al Campidoglio Hanno partecipato tutti i leader dei centrosinistra Rutelli: «La sola idea che si debbano sciogliere le Camere se un fascista mette una bomba, dimostra confusione politica» Un momento della manifestazione antifascista di Ieri a piazza del Campidoglio a Roma con il sindaco Rutelli

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