L'Aquila, tensione per gli onori a un gerarca di Francesca Paci

L'Aquila, tensione per gli onori a un gerarca L'Aquila, tensione per gli onori a un gerarca Azione intimidatoria contro il senatore Ds Di Orio Francesca Paci ROMA Dallapolemica pohtica all'intimi�dazione. All'Aquila il clima si è fatto teso tra i due poh, dopo l'intitolazione della piscina comu�nale al gerarca fascista Adelchi Serena. L'altra notte qualcuno ha spaccato il lunotto deU'auto del senatore Francesco Di Orio, presi�dente della Commissione Sanità del Senato, diessino. La sua «col�pa» dev'essere stata quella di aver criticato la decisione della giunta di centrodestra con un duro intervento. Il presidente del gruppo Ds al Senato, Gavino Angius, ha definito «molto grave» l'episodio «poiché si tratta inequi�vocabilmente di un attentato inti�midatorio contro un parlamenta�re che aveva denunciato il grave atto della giunta di destra che aveva deciso di intitolare ima piscina comunale ad un gerarca fascista». Angius sottolinea anco�ra che è un episodio «tanto più grave perché non si tratta di un episodio isolato, ma si inserisce in un clima di intimidazione e di odio che la destra sta scatenando nel Paese». Il senatore Di Orio è, sotto scorta. Lui che.ha sempre detto d'infischiarsehe deUe provocazio�ni, adesso che la sua abitazione di via Duca degh Abruzzi è sorve�gliata giorno e notte, ammette di essere preoccupato: «Vivo in que�sta città da quando sono nato, cinquant'anni. Non ci sono mai stati conflitti politici. Neppure nel '68, nel '77, nella stagione più calda d'Italia, mai». Giura che continuerà a fare il suo lavoro d'opposizione come sempre, ma non risparmia colpi a chi ritiene responsabile della situazione at�tuale. ((L'amministrazione comu�nale doveva saperlo: Seréna è un personaggio riconosciuto colpe�vole dalla Storia, un antisemita di chiara fama segretario del par�tito fascista negh anni più bui. Certi fantasmi non possono esse�re evocati senza conseguenze». Secondo i primi accertamenti della Digos, non si tratterebbe solo di un atto vandalico, ma di intimidazione. Una settimana fa si è svolta la contestata cerimo�nia cittadina di intitolazione del�la piscina pubbhca appena ri�strutturata al gerarca Serena. Al�lora, dai banchi del consigho co�munale, il parlamentare dell'Uli�vo aveva attaccato duramente l'amministrazione di centro-de�stra guidata dal sindaco forzista Biagio Tempesta. E, a livello na�zionale, s'erano levate proteste dal capogruppo alla Camera dei Ds Fabio Mussi. Di Orio non ha nulla di che pentirsi, anche se ammette: «Do�vevo aspettarmelo col clima che s'è creato all'Aquila. Mi sono battuto contro l'incoronazione'' di Sereni perché avevamo tra i nostri concittadini ben altri per�sonaggi meritevoli di riconosci�mento», racconta. «Gente che non ha conti in sospeso con la Storia e che avrebbe accontenta�to tutti in città». In città non si parla d'altro. E non sempre civilmente. Da ima parte si sbracciano i contrari all'iniziativa della Giunta. Tra loro, qualcuno non s'è fermato alle parole e, la notte tra il 19 e il 20 dicembre, è andato fino all'in�gresso del complesso sportivo per staccare la taiga della discor�dia. Dall'altra, ci sono i «Serena supporters». Quelli che gioved�sera dalla piazza principale han�no inveito contro Di Orio reo, secondo i loro slogan, di sostene�re i comunisti ai danni del vec�chio gerarca. «Un gesto gravissimo che va denr sciato senza mezzi termi�ni», ' letto il sindaco Tempesta. In u.1 comunicato collegiale la giunta tutta invita la città al dialogo e alla tolleranza: «Espri�miamo piena solidarietà al parla�mentare, nostro concittadino, per la censurabile e vergognosa azione di cui è rimasto vittima».

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