« Attenti alla destra impazzita»

« Attenti alla destra impazzita» QUOflI^ltÒ^NALIZZ^^ « Attenti alla destra impazzita» Rossanda e Parlato: Previti semina l'odio intervista m Mario Tortello OSSANA Rossanda fa la spola tra casa sua, dove il .telefono suona in conti�nuazione, e il giornale. La chiamano da tutto il mondo. Parole di solidarietà dall'Ita-' Ha, dalla Francia, dagli Usa. «Ritengo si tratti di un episo�dio di impazzimento della de�stra» è il suo primo giudizio a caldo sull'attentato al quotidia�no che fondò il 28 aprile 1971, dopo aver dato vita alla rivista nel 1969 con Luigi Pintor, Lucio Magri, Aldo Natoli, Eli�seo Milani, Luciana Castellina e Valentino Parlato. Parlato era il solo che non venisse dalla sinistra comunista di Pie�tro Ingrao. Era vicino alla «destra» di Giorgio Amendola e mantiene l'antica moderazio�ne: «Non voglio esagerare l'at�tentato al manifesto. Non ho mai creduto ai complotti e alla dietrologia. Il fatto è grave, ma è soprattutto il clima in cui è nato a preoccuparmi». Rossanda, lei vede collega�menti con la bomba, fortu�natamente non esplosa, piazzata sulle terrazze del duomo di Milano? «No. Non vedo un collegamen�to. Là si tratta di una vicenda misteriosa». Si parla di anarchici spa�gnoli... «E se anche fosse vero che l'azione di Milano è opera di anarchici spagnoli, perché do�vrebbero prendersela con noi? Tutto è molto strano. Tanti dubbi, tanti misteri; ma, quan�do finalmente un attentatore io prendono, si tratta di un fasci�sta, un fascista di arca,. di quell'estremismo nero che una volta faceva capo a Vinciguer�ra, all'area della strage di Peteano. Dobbiamo fare molta atten�zione a tutte queste storie degli anarchici. Non dimentichiamo quello che è successo il 12 dicembre '69; anche per la strage di piazza Fontana si parlava tanto di anarchici...». Rossanda,' lei ha già avuto modo di sentire i giornali�sti del manifesto. Come stanno reagendo? «Sono tutti, molto spaventati. E' stato terribile. Neanche ne�gli anni difficili del terrorismo siamo stati mai oggetto di atten�tati»; Non c'è vigilanza davanti alla sede del vostro quoti�diano? Non avete chiesto una sorveglianza che pos�sa scoraggiare blitz come quello di ieri? «No. Ora, non c'è vigilanza. Ricordo che nel nostro palazzo di via Tomacelli avevano sede anche VAvanti!, La Voce Repub�blicana e, per un certo periodo, gli uffici di Bettino Craxi, segre�tario del partito socialista. Allo�ra, c'era molta sorveglianza. Oggi, non più». Che lei sappia, in quest'ultimo periodo, il vostro quo�tidiano ha ricevute minac�ce? «Io ho ricevuto due lettere minatorie, delle missive di in�sulti: "Torna a Cuba, comuni�sta...". Ma, certo, non si può pensare che si tratti di minacce legate a questa vicenda». Avete già fatto una stima dei danni? «Il piano è completamente di�strutto. Al terzo piano, dove ha sede la redazione, erano arriva�ti da pochissimo i due critici cinematografici Mariuccia Ciot�ta e Roberto Silvestri. E' un miracolo che nessuno sia rima�sto ucciso». Ritiene che l'attentato di ieri al manifesto possa esse�re inserito nel clima di questa lunga campagna elettorale? «No. Non credo sia legato alle prossime elezioni. Ma non mi stupirei se dovessimo tornare a parlare di quelli che allora chiamammo "Servizi segreti, de�viati"». Non ritiene, che anche cer�to linguaggio politico, che lo scontro al caler bianco tra i. due poli, possano indirettamente alimenta�re azioni come queste? «Diciamocelo chiaramente: non è certo Gianfranco Fini che manda in giro gente come que�sto attentatore. Ma bisogna stare attenti a non creare un clima nel quale episodi come quello di ieri in via Tomacelli tornino a essere la regola». Il commento ritorna a Va�lentino Parlato. Come ave�te accolto il fondatore di Alleanza nazionale Gian�franco Fini. E' la prima volta che un ex missino mette piede al manifesto, no? «Quando è venuto a trovarci Gianfranco Fini ero con Riccar�do Barenghi; a nessuno di noi è saltato in testa di non ricever�lo. Gli ho però detto chiaramen�te: Fini, sono dichiarazioni co�me quelle di Cesare Previti ad Aldo Cazzullo, il dire "Non faremo prigionieri, faremo piaz�za pulita dopo la vittoria eletto�rale di primavera", a creare un clima di scontro. Dichiarazioni come quelle di Previti servono solo a mobilitare le persone sbagliate al momento sbaglia�to...». E Fini cosa le ha risposto? «Di non essere d'accordo. Che la vis polemica non arma le persone. Secondo lui. Previti si limita a dire la sua. Comunque, ho apprezzato il gesto di Fini. Mi ha ricordato Giorgio Almirante che va a rendere omaggio alla salma di Enrico Berlin�guer, a Botteghe Oscure e viene ricevuto dal partigiano Gian�carlo Pajetta». Un amico del manifesto te�lefona e racconta a Valenti�no Parlato delle nuove di�chiarazioni di Cesare Previ�ti dopo la strage mancata in via Tomacelli: «Il clima elettorale? A me sembra bello» ha detto l'ex mini�stro di Forza Italia. «Vedete? E' un calabrese testar�do. Il tempo passa, ma lui resta sempre della stessa idea». «Non è certo Fini ad armare gente del genere E' venuto a trovarci per la prima volta» «Si parla troppo di anarchici, come nel 1969. Torniamo ai servizi segreti deviati?»

Luoghi citati: Cuba, Francia, Milano, Usa