Scelti i dirigenti regionale, il Polo: occupazione rossa

Scelti i dirigenti regionale, il Polo: occupazione rossa Diciotto ftinzionari al posto dei Provveditori agli Studi. I governatori del Nord: colpo di fine anno Scelti i dirigenti regionale, il Polo: occupazione rossa Scuola, polemica per le nomine decise ieri dal ministro De Mauro Mario Tortello Diciotto nomi per altrettante poltrone. Il ministro della Pubblica Istruzione Tullio De Mauro ha designato ieri i nuovi dirigenti regionali, mandando in soffitta dopo 140 anni iProweditorati agli Studi e inserendo cos�nel nuovo mosaico del sistema formativo italiano uno degli ultimi, importanti tasselli della maxi-riforma dell'istruzione. Di�ciotto posti, invece di centotre Provvedi�tori: le scelte dei neo-governatori scola�stici stanno tutte in un asciutto comuni�cato di 36 righe, ma già scuotono il mondo politico. Il Polo tuona contro il governo di centrosinistra («E' occupa�zione rossa») e i presidenti delle Regioni guidate dal centrodestra partono all'at�tacco: «De Mauro ci provoca». Ecco i nomi dei diciotto designati (tra parentesi, l'attuale incarico; Friuli e Valle d'Aosta decideranno autonoma�mente). Piemonte: Marina Bertiglia (Provveditore di Torino); Lombardia: Giacomo Dutto (direttore generale per la scuola media non statale presso il ministero); Veneto: Francesco De Sanctis (Provveditore di Milano); Friuli-Ve�nezia Giulia: Bruno Forte, presidente dell'Alme (Associazione italiana maestricattolici); Liguria: GaetanoCuozzo (Provveditore di Genova); Emilia-Roma�gna: Emanuele Barbieri (ex segretario generale della Cgil-scuola e già consi�gliere dei ministri Berlinguer e De Mau�ro); Toscana: Michele Paradisi (diretto�re generale del personale del ministe�ro); Marche: Fabio lodice (vicedirettore per l'istruzione elementare presso il ministero); Umbria: Carmela Lo Giudi�ce (Provveditore di Terni); Lazio: Pa�squale Capo (direttore generale dell' istruzione professionale presso il mini�stero); Abruzzo: Pasquale . Gìancola (Provveditore di Chieti); Molise: Anna Evelina Ciarrapico (vicecapo dell'uffi�cio legislativo del ministero); Campa�nia: Anna Maria Dominici (Provvedito�re di Napoli); Basilicata: Pasquale Pal�miere (vicedirettore del personale del ministero); Puglia: Giuseppe Fiori (vice�direttore dell'istruzione tecnica del mi�nistero); Calabria: Franco Inglese (Prov�veditore di Ravenna); Sicilia: Michele Calascibetta (sovrintendente scolastico della Sicilia); Sardegna: Carmelo Mania�ci (direttore generale dell'istruzione ele�mentare del ministero). In sintesi: alcuni degli attuali Prov�veditori, ma non tutti nella propria regione; molti dirigenti ministeriali ora collocati su o giù per la penisola (nei giorni scorsi, anche il dicastero di viale Trastevere è stato «snellito» e rioi^anizzato, con la nomina di soli due super-ca�pi dei nuovi Dipartimenti: Alfonso Rubinacci e Giovanni Trainito); qualche scelta più «politica», come la designazio�ne di Barbieri e Forte. E subito la Casa delle libertà spara a zero sul ministro «tecnico» del governo'Amato. All'attacco i governatori regionali del Polo. «Si abbia almeno il pudore di non dichiarare che si chiude l'era del dirigismo centralizzato a 140 anni dall' unità d'Italia sostiene il veneto Gian�carlo Galan -. Non basta ima telefonata del ministro per dare al governo la patente di federalista. Il governo ci boccia la devolution dell'istruzione e ci cala dall'alto le.sue determinazioni». «Siamo ben lontani dal dare libertà alle scuole; siamo ben lontani dal federali�smo scolastico», commenta il lombardo Roberto Formigoni. «Un colpo di fine anno incalza Sandro.Biasptti, Jnguria, -. La voglia governativa ha avuto evi�dentemente il sopravvento sulla corret�tezza di rapporti».,Soddisfatto, invece, il piemontese Enzo Ghigo, che sin dal�l'inizio avrebbe manifestato consenso pieno alla nomina del Provveditore uscente di Torino, difendendoile la scel�ta anche di fronte a altre ipotesi. Dura la responsabile per la scuola di Forza Italia. Secondo Valentina Aprea si tratta «dell'ultimo atto dell'occupazio�ne rossa della scuola italiana. Solo persone vicine al partito di maggioran�za, vale a dire con in tasca una tessera Ds o sindacale; altro che esponenti del territorio!». E Beniamino Brocca (Ccd) parla di «maggioranza pigliatutto»; «L'occupazione politica del centrosini�stra riguarda anche le strutture centrali. L'obiettivo del governo è quello di trasferire presso il ministero un gruppo, proveniente dalla Presidenza del Consi�glio, 7-8 persone vicine al ministroBassanini». Replica il ministro della Funzione Pubblica: «Hai preso un cla�moroso abbaglio. Dall'Istruzione è arri�vata una sola richiesta, un dirigente del quale tutto si può dire salvo che sia vicino a me». Tullio De Mauro ministro dell'Istruzione